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Billy ‘The Kid’ Pettinger + guests @ Blue Rose Club, Milano – Il Report

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Billy ‘The Kid’ Pettinger + guests @ Blue Rose Club, Milano – Il Report

26 Novembre 2017 0 Commenti Iacopo Mezzano

Il 22 novembre 2017, dopo tre anni di assenza dalla nostra Nazione, la cantautrice canadese Billy ‘The Kid’ Pettinger è ritornata in Italia per due date acustiche, di cui una al Blue Rose Club di Bresso (MI).

Prima di iniziare il racconto dell’evento svoltosi al Blue Rose Club di Bresso (MI), e che ha avuto come supporto due valide realtà musicali italiane come quella dei Menagramo e di Hellspite, un breve aggiornamento sulla carriera di Billy. Ricorderete come, ai tempi della nostra intervista (giugno 2016, https://www.melodicrock.it/2016/06/billy-pettinger-billy-the-kid-intervista/), questa ragazza fosse in procinto di ricominciare da zero la sua vita, artistica e non, dopo un periodo davvero difficile.
Bene, oggi Billy mi ha raccontato di come piano piano le cose si stiano anche per lei finalmente aggiustando. Ora ha un lavoro fisso come insegnante di musica per bambini in una scuola privata, con sessanta e più ragazzi che le stanno regalando tantissime soddisfazioni e tante gioie. Ha un cane, il simpaticcissimo Pizza, che le regala tanto amore e affetto, e la sua immancabile compagnia. Ma soprattutto ha dei fans calorosissimi che l’hanno aiutata nei momenti più bui, permettendole anche di realizzare – attraverso una campagna di raccolta fondi – uno studio di registrazione domestico.

Insomma, ho avuto il piacere e il sollievo di conoscere una donna forte e combattiva, ma soprattutto finalmente serena. Il che è la più grande rassicurazione che ogni suo supporter possa avere.

Quindi, bando alle ciance, e largo ora alla musica..

HELLSPITE

Ad aprire la serata, la chitarra acustica di Emiliano Nobis e del suo progetto Hellspite. La sua musica suona fin da subito perfetta per il tipo di serata in programma, in quanto proviene dalle stesse radici musicali della artista di cartellone, che affondano a loro volta nel sound alternative americano alla Ryan Adams. Le canzoni proposte ci parlano tanto di momenti di vita personale quanto di situazioni comuni, spingendo fortemente l’attenzione dello spettatore sugli ispirati testi e sulla intonata ed espressiva voce di un Emiliano che si mostra poco affaticato nonostante il lungo e complicato viaggio in auto appena affrontato (Roma-Milano).

Questo, per una mezz’ora di musica ben eseguita, che trova il consenso di una platea appassionata e partecipe dello show. Un bravo artista emergente.

MENAGRAMO

Le sonorità sono invece in parte differenti con i milanesi Menagramo, un duo country/punk rock acustico che si ispira largamente alla musica dei The Clash, Rancid, Johnny Cash, etc. Dal sound molto inglese, Walter (voce, chitarra e fisarmonica) e Enri (batteria, washboard, back-ups) si fanno apprezzare per la loro grande energia, sia strumentale che vocale, con il primo che letteralmente urla in faccia alla gente le liriche dei pezzi, mentre il secondo si sbatte come un forsennato con la sua washboard e, sul finale di spettacolo, con le percussioni.

Tra la folla, più di una persona conosce a memoria i testi delle loro canzoni, e questo favorisce ancora l’astmosfera che si crea in questa mezz’ora abbondante di show. Per una prestazione davvero positiva di un duo molto coeso e autore di una musica di facile intrattenimento. Promossi a pieni voti.

BILLY ‘THE KID’ PETTINGER

Infine, il momento tanto atteso. Alle 23:10 Billy Pettinger imbraccia il suo strumento e si getta con grande energia nell’esecuzione di alcuni dei più celebri brani della sua carriera. Nell’ora abbondante di show eseguito ascoltiamo tracce provenienti praticamente da ognuno dei suoi album pubblicati, comprese le canzoni più recenti distribuite sul solo mercato digitale e sotto forma di demo. Tra le esecuzioni più entusiasmanti ricordo con piacere quella di The Drugs, o di Catastrophe, Back In The Sand (davvero toccante in questa sua veste totalmente acustica) e Us Broken Hearts, queste ultime tutte estratte dal disco Ours. Non mancano fortunatamente neppure Boxcars e American Cities (tratte da Stars, Exploding), o Science, Virginia e This Sure As Hell Ain’t My Life (da Horseshoes & Hand Grenades), per un set che si è definito come molto vario e sempre ben interpretato da una Billy sul pezzo, e in notevole forma vocale.

Ha preso così forma uno spettacolo davvero completo, che ha avuto i suoi momenti di grande energia esecutiva, e i suoi attimi più delicati, intimi, e di particolare intesa con il pubblico. La musica di questa artista canadese si conferma matura e di grande qualità anche dal vivo e, come in questo caso, anche nella sua forma più essenziale, vista la sola chitarra acustica e la fisarmonica di accompagnamento. Il trasporto emotivo è stato totale, per un coinvolgimento a 360° totalmente spontaneo, visto che Billy non ha mai fatto uso di particolari tecniche comunicative per attirare su di se le attenzioni. No, lei ha semplicemente imbracciato la chitarra e suonato: da li in poi, tutti in silenzio, la abbiamo ascoltata cantare, interpretando al meglio i suoi magnifici testi (spesso) autobiografici.

In un evento quindi praticamente perfetto, l’unica nota ahimè stonata è stata data dal basso numero di spettatori presenti (poco più di una ventina), complice certamente la serata infrasettimanale (era un mercoledì). Nonostante ciò, tutti i musicisti si sono dedicati anima e corpo al loro spettacolo, e a loro va quindi il nostro più sentito applauso. E’ in questi momenti che si nota chi suona davvero con il cuore e la passione, e chi con gli occhi al solo portafogli.

© 2017, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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