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Midnite City – Midnite City – recensione

13 Novembre 2017 10 Commenti Giulio Burato

genere: Hair Metal / Glam Rock
anno: 2017
etichetta: AOR Heaven

Tracklist:

1. We Belong
2. Ghost Of My Old Friends
3. Summer Of Our Lives
4. Nothing’s Like Losing You
5. Last Beat Of My Heart
6. Everything You Meant To Me
7. Can’t Wait For The Nights
8. One Step Away
9. I Just Can’t Take It
10. Things She Said
11. Think About You

Formazione:

Rob Wylde - voce
Pete Newdeck - batteria
Shawn Charvette / James Martin - tastiere
Miles Meakin - chitarre
Josh Williams - basso


Contatti:

pagina facebook ufficiale

 

Il nuovo progetto “Midnite City” nasce dall’incontro tra il frontman dei Tigertailz, Rob Wylde, e il batterista Pete Newdeck sotto la label discografica Aor Heaven e la regia di Harry Hess. Il gruppo si è completato nei mesi con gli innesti e aiuto di James Martin dei Vega alle keys, Shawn Charvette alle stesse tastiere, Miles Meakin alla chitarra, Josh Williams al basso.

Parto da un aneddoto: appena ho visto la copertina, qualcosa mi è tornato in mente; un ricordo che mi ha catapultato al 1990 quando usciva il primo self-titled album degli americani Heaven’s Edge. Ho preso la copertina di quel cd e l’ho affiancata al presente album: provate pure voi a verificarne le similitudini.

Il contenuto di questo nuovo platter va idealmente a pescare in quell’epoca seppure la proposta musicale viri verso gli estimatori dell’hair metal; Danger Danger, Ratt, Poison e Tigerltailz sono tra le band cui idealmente i Midnite City prendono a piene mani spunto.
Provate ad ascoltare “Think About You”, la solare “Summer of Our Lives” o “Can’t Wait for The Nights” e capirete come le tastiere, presenti in maniera massiccia, si fondano con i riffs di chitarra ben noti ai gruppi sopra menzionati , in primis la band di Ted Poley & co.
Il lotto delle canzoni è abbastanza omogeneo, non ci sono riempitivi ma forse manca una vera è propria hit. Il tasso di originalità non è sicuramente il fulcro di questo album (titoli inclusi) seppure, alla base, le canzoni sono una vera manna dal cielo per gli estimatori del genere. Qualche reminiscenza a canzoni del passato sono visibili in “Nothing is like Losing You”, dove il giro iniziale può essere “una cover”, o in “One Step Away” dove il ricordo ai Ratt di “Detonator”, anche nel titolo, è tangibile.
Da segnalare il buon lento “Everything You Meant To Me” e, tra le altre, la catchy “I just Can’t Take It”.

IN CONCLUSIONE

Un tuffo nel passato, nell’hair metal che fu e che, moltissimi, apprezzano ancora oggi. I Midnite City sono questi, un hair metal band che non ci porta nulla di nuovo, ma che si fa apprezzare per un album ben prodotto e di facile presa.
Per gli estimatori del genere, buon ascolto!

© 2017, Giulio Burato. All rights reserved.

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