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09 Maggio 2017 10 Commenti Denis Abello
E’ con un certo orgoglio che MelodicRock.it può annunciare che Marco “Rokko” Ardemagni, conosciuto nel settore per essere stato l’ispiratore ed uno dei fondatori di Rock Hard Italy, si unisce ufficialmente da questo mese alla sua redazione in qualità di recensore e consulente…
Queste le parole di Marco:
“…quando l’anno scorso, al Frontiers Rock Festival, Denis mi ha chiesto di tornare a scrivere e a fare qualcosa per la nobile causa Melodica non ho esitato a dirgli OK..ed il vero motivo è stata la sua positività come persona e l’entusiasmo genuino che caratterizza melodicrock.it..website che dedica moltissima attenzione alle bands italiane, e questo mi fa un ENORME piacere! abbiamo dato i natali a tantissimi vocalist Hard & Heavy, ed è ora che ci appropriamo della scena entrando dalla porta principale 🙂 ”
Se volete saperne di più su Marco e sulla sua storia:
“il tarlo rockettaro si insinua alla tenera età di 6 anni quando mia sorella Adriana (no, non quella di Rocky) accendeva il Geloso (mitico registratore a bobine) ai piedi del mio letto e sparava a tutto volume (si fa per dire..) Ballroom Blitz dei Sweet..io contribuivo pestando mestoli e cucchiai di legno su pentole e coperchi, per l’infinita gioia materna..
ma la passione per il movimento Hard & Heavy nasce a 16 anni, alle scuole superiori..parliamo dell’era geologica 1982..se volete fare conti fateli voi, io da qualche tempo non mi prendo più la responsabilità.. 🙂
un compagno di scuola mi presta una cassetta (sì, quelle col nastro..) in cui ci sono Led Zeppelin, Judas Priest e Triumph..insomma un gran casino..ma la cosa mi piacque, assai!
non passano molte settimane che la mia meta preferita del sabato pomeriggio diventi Rock & Folk, mitico negozio torinese..allora era ancora in Via Rattazzi, vicino alla stazione Porta Nuova..antesignano dei moderni multistore: piano strada dedicato ai libri, interrato ai dischi, quelli neri..
gli occhi brillavano di fronte all’esposizione di quelle copertine che già da loro comunicavano tutto..
alcuni flash si sono fissati nel mio capoccione in modo indelebile:
gli scaffali con le sole copertine da sfogliare (inner e disco li tenevano dietro al bancone!)..
la foto di retrocopertina del 1° Venom..
le cover di Filth Hounds Of Hades dei Tank, Death Or Glory degli Heavy Load, Wild Dogs dei Rods, Restless & Wild degli Accept..
il 1° Kerrang con gli Accept in copertina..
le fanzine ciclostilate in formato mignon (Metal Caos su tutte)..
la richiesta (male accettata) di ascolto esplorativo dei nuovi dischi ai commessi (pensate al delirio per saltare di brano in brano quando il disco è in vinile..)..
insomma l’AOR era lontano..è arrivato con la lettura di Metal Forces (fantastico mensile inglese)..a (flebile) memoria potrebbe essere stato Excess All Areas degli Shy a condurmi sui binari melodici..come sempre da cosa nasce cosa e (com’è nella mia natura) quando si scatena la scimmia devo conoscerne tutto l’albero genealogico, ho cominciato ad approfondire il tutto maniacalmente fino a scoprire le gemme degli anni più prolifici: Balance, Bolton, Alliance, Dakota, ArcAngel, I-Ten, Le Roux, Franke & The Knockouts,..
nel 2001 la passione compie un salto di qualità e decido di rendermi parte attiva nel sistema..contatto Rock Hard a Dortmund e chiedo loro se sono interessati a pubblicare una versione italiana della rivista..dopo esserci visti di persona sia là che qua, costituiamo una società Srl e partiamo per l’avventura editoriale..
i tempi per la carta stampata non erano grami come ora, ma neanche floridi come negli Eighties quando in edicola trovavi Metal Shock (quindicinale!), HM, Metal Hammer, Hard!..e noi partimmo subito scalando una montagna: 132 pagine con cd allegato!! una cosa mai vista prima qua in Italia..il mio impegno terminò nel 2006, ma la rivista proseguì con lo staff che avevamo messo sù ancora per qualche anno… (ad oggi è, comunque, ancora regolarmente in edicola)
di quel periodo ho splendidi ricordi: entusiasmo (a volte persino troppo!), ragazze/i in gamba, riunioni e confronti accesi per copertine e timone (lo sviluppo dei contenuti della rivista), raccolte pubblicitarie con il coltello tra i denti..
non voglio far torto a nessuno ma ci terrei a ricordare i collaboratori con i quali ho condiviso di più: Cristiano Borchi..Gianluca Grazioli..Stefano Cerati..Daniele Purrone..e la mia prediletta, Barbara Caserta!
è in questo periodo che conobbi gli Amici (la A maiuscola non è affatto casuale) di Frontiers che stavano muovendo i primi passi (dal 1996)..ed è allora che cercai di spingerli ad organizzare un Melodic Fest, ma i tempi non erano ancora maturi..fortunatamente sono maturati (come tutti sappiamo) nel 2014 con il Frontiers Rock Festival…un enorme GRAZIE a questi splendidi ragazzi che stanno fortemente investendo in gruppi nuovi, freschi, giovani (Eclipse, The Treatment, Vega, Inglorious,..)..stranamente più passano gli anni (i miei) e più trovo insopportabili gli accanimenti di certe band storiche: avete fatto la storia, Grazie..ora basta..avanti gli altri!
ecco, questo sono io..semplicità, passione e tanto entusiasmo..niente di più..
..e se morite dalla voglia di sapere il mio disco dei dischi.. ebbene, non è AOR..QUEENSRYCHE/Operation Mindcrime.. 🙂 “
nella foto Marco ‘Rokko’ Ardemagni e Denis Abello
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