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Recensione

82/100

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Cruzh – Cruzh – recensione

05 Settembre 2016 12 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers Records

Tracklist:

01. In N’ Out Of Love
02. First Cruzh
03. Aim For The Head
04. Anything For You
05. Survive
06. Stay
07. Hard To Get
08. You
09. Set Me Free
10. Before I Walk Alone
11. Straight From My Heart

* migliori pezzi

Formazione:

Tony Andersson - voce, tastiere
Anton Joensson - chitarra elettrica e acustica, cori
Dennis Butabi Borg - basso

Ospiti:

Erik Wiss – piano in “Anything For You”, intro in “In N’ Out of Love”
Louisian Boltner – batteria
Mattias Silfver – cori
Martin Johansson – cori su “Anything For You”
Patrik Norén – cori su “Aim For The Head”

Contatti:

https://www.facebook.com/cruzhofficial/

 

Non so se questa recensione vi cambierà la vita… ma di sicuro se avete una figlia in età adolescenziale leggendo queste righe state per scoprire con chi perderà la verginità la sera del ballo della scuola!
Facciamo però un passo indietro e riprendiamo dall’inizio… i Cruzh sono l’ennesimo parto Svedese in ambito Melodic Rock, e ormai si sa, la Svezia quando si parla di musica AOR o Melodic Rock è incinta un giorno si e l’altro anche. Un trio nato come dicevamo in Svezia dalle ceneri dei glam rockers TrashQueen in cui militavano al tempo Anton Joensson (chitarre) e Dennis Butabi Borg (basso).
A loro si aggiunge la bella, pulita e passionale voce di Tony Andersson e così nascono i “Crush” (no, non è un errore di battitura).
Praticamente subito cambiano nome nel più originale Cruzh e iniziano a far circolare un EP (siamo nel 2013) che li porta alla ribalta nella scena dandogli una certa notorietà… cosa che non passa inosservata a mamma Frontiers che prontamente li mette sotto contratto per il rilascio del loro primo full lenght ufficiale!

Già avendoli conosciuti con il loro EP autoprodotto so bene cosa aspettarmi a livello musicale e quindi il primo punto a favore messo a segno dalla band arriva con il livello della produzione e del suono che è stato fatto dietro a questo album.
Niente più imperfezioni, sound pulito con le giuste cromature, praticamente il suono dei Cruzh fa il salto nel mondo professionale!
Detto questo buttando giù un ascolto tutto d’un fiato dell’album si può dire che i pezzi si giocano tra classiche mid tempo melodic rock intervallate da ballate strappalacrime, il tutto dallo stile prettamente radiofonico con la voce pulita e ben intonata di Tony Andersson a far da collante e testi per lo più orientati sul tema dell’amore a far da rifinizione per un sound fresco, diretto e facile da assimilare!
I pezzi “più spinti”, per quanto lo possano essere in un album di questo tipo per lo più sono tutti ben confezionati e quindi molto sarà giocato sul vostro gusto personale. Meritano a mio parere in questo ambito una menzione First Cruzh, Aim For The Head (che sembra quasi un pezzo alla Brother Firetribe), Hard To Get e Set Me Free baciata da un gran ritornello.
Ben tre le ballads dell’album, il che aiuta, se ancora ce ne fosse bisogno, ad identificare il tipo di album di cui stiamo parlando. Tra queste sicuramente la migliore risulta essere Stay, molto classica, piano, voce, chitarre e pennellate di tastiera, cori a profusione ed un testo che più mieloso non si può… pezzo che riporta alla mente alcuni lenti dei rimpianti Bad Habit.
Buoni anche i restanti due lenti, Anything For You (un lento voce e piano) e la conclusiva Straight To Your Heart (lento voce e chitarra acustica con un lungo assolo finale di chitarra elettrica), anche se forse penalizzati da un incedere fin troppo stucchevole e ben poco originale!

IN CONCLUSIONE

I Cruzh sono il lato “da bravi ragazzi” di quel melodic rock radiofonico, facilone e pieno di cori, coretti, melodie di facile presa e piene di buoni sentimenti che tanto fa musica perfetta per il fine estate!

Per dirla papale papale andiamo a parare sullo stesso genere che propongono i Reckless Love solo che i Cruzh ne sono l’antitesi “buona e che piace alle mamme”. I loro pezzi sono puliti, i testi sono soft ed edulcorati, il loro aspetto da cattivi ragazzi è solo una finta. Il loro sound alla fine non è nulla di nuovo od originale, ma il tutto è fatto bene ed il tutto funziona alla grande, come dicevo… l’album perfetto per queste serate di fine estate!

Ecco, ma rispondiamo alla domanda fatta ad inizio recensione (e che ha tenuto i papa’ di figlie adolescenti illibate incollati a quanto ho scritto finora). Trovatevi nella posizione di veder uscire di casa vostra figlia per vederla salire su una BMW decappottabile nuova fiammante (che nel nosto paragone sarebbero i Cruzh, e chiariamo, la BMW è eredità di un passato glorioso, loro la guidano solo con stile ed eleganza) con ad aprirle la portiera un ragazzo, per quanto un po’ tamarro, pulito e dall’aspetto affidabile come Tony Andersson e di sottofondo un lento come Stay di questo loro primo lavoro che arriva dalle casse dell’impiano Bose… e nell’altro caso ci mettiamo un vero tamarro politically incorrect come Olly dei Reckless Love che arriva su una vecchia muscle car americana mezza arrugginita che spara dalle casse Night on Fire a palla e che con gli occhi ha già limonato potente la vostra figliola ancora prima che abbia posato il suo delezioso sederino sui sedili (macchiati e scuciti) in pelle della belva rombante.
Questo per dire… alla fine i Cruzh fanno quel melodic rock ultra orecchiabile che tanto piace ad altre band ben più “tamarre”… ma loro lo fanno con uno stile pulito, senza volgarità o oscenità di sorta, ma anzi con pulizia e sincerità che, anche se può apparire ogni tanto un po’ stucchevole, sicuramente risulta piacevole ed apprezzabile!
Per quanto riguarda vostra figlia? Beh, voi con chi preferireste vederla andare via quella sera? Vorreste sapere che perderà la sua virtù sotto un cielo stellato tra le braccia amorevoli di un giovanotto di belle speranze o che invece finirà ribaltata sul divano posteriore di una muscle car che ha visto giorni migliori e avvolta dalle mani a piovra di uno scimmione passionale e verace?
Fate voi… e No, non esiste possibilità che la vostra adorata torni a casa senza essersi data ad uno dei due soggetti… mettetevi il cuore in pace…

P.s.: se sei la “figlia” e stai leggendo, vai tranquilla… son validi tutti e due… decidi solo l’ordine, vuoi finire la serata in maniera Romantica o con Carnale Passione? Unico consiglio, alla fine al papà devi dire che sei stata tutta la sera con il tipo alla Cruzh… dagli almeno una speranza sul tuo futuro! 😀

© 2016, Denis Abello. All rights reserved.

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