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Recensione

93/100

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Tempt – Runaway – recensione

20 Agosto 2016 25 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Rock Candy Records

Tracklist:

01. Comin’ On To You *
02. Under My Skin *
03. Paralyzed *
04. Use It Or Lose It *
05. Runaway *
06. Aamina *
07. Sapphire *
08. The Fight *
09. What Is Love *
10. Time Won’t Heal *
11. Love Terminator *
12. Fucked Up Beautiful *
13. Neuro-Child *
14. Dirty One *
15. Aamina (MW mix)

* migliori pezzi

Formazione:

Zach Allen – voce
Harrison Marcello – chitarre
Nicholas Burrows – batteria
Max McDonald – basso

Contatti:

https://www.facebook.com/Temptband/
http://www.temptband.com/
http://www.rockcandyrecords.com/

 

Avvicinarsi ad una recensione di un album di 15 pezzi è qualcosa che solitamente spaventa un recensore, o almeno spaventa me personalmente! Perchè spesso e volentieri in un album infarcito di pezzi il rischio è che sia prevalsa la “quantità” a scapito della “qualità“.
Tiriamo un bel sospiro di sollievo, perchè quello che regalano i giovanissimi Americani Tempt con questo Runaway sono 15 pezzi (o meglio 14 più un mix alternativo del pezzo Aamina) di puro melodic hard rock che in modo naturale riporta alla mente gli anni’80 gloriosi di band del genere come Van Halen, Motley Crue, Winger, White Lion e Skid Row.
Runaway è la prima opera della band e il primo disco di materiale inedito che vede la luce per la Rock Candy Records, etichetta conosciuta dagli amanti del genere per le sue ristampe. Giovanissimi, come dicevamo sopra, Zach Allen (voce), Harrison Marcello (chitarre), Nicholas Burrows (batteria) e Max McDonald (basso) possono contare in realtà su un quinto membro “occulto”… ovvero il produttore Michael Wagener (Skid Row, Mötley Crüe, Dokken, Alice Cooper) dietro al mixer!

Miscelate insieme chitarre tipiche dell’arena rock, con un sacco di assoli ed una pulizia del suono come fossero incise dal diamante, ad una voce acuta, cori come fossero coriandoli a carnevale e ritornelli “piacioni”. Mantenete il tutto in bilico tra il melodic e l’hard rock con un tocco di grezzo e sporco rock’n’roll e avrete ottenuto bene o male il sound che si muove in regia dei pezzi di questo Runaway.
Diventa quasi inutile una disanima pezzo per pezzo di questo lavoro che alla fine non sbaglia praticamente nessun colpo facendo alzare o abbassare l’asticella del gradimento dei pezzi proprio solo in base ai gusti personali perchè per il resto è tutto veramente di alto livello.
Giusto così posso sciorinarvi quelli che ho preferito io, Under My Skin, Use It Or Lose It dal ritmo a dir poco travolgente, la più intima Runaway, le schitarrate di Aenima, le più “AOR oriented” The Fight e What is Love, la ballata Time Won’t Heal ed il calcio in bocca dato da Love Terminator!

IN CONCLUSIONE

Quando la produzione fa la differenza! Chiariamo, questi Tempt i numeri li hanno ma sicuramente la produzione di livello superiore regalata da Michael Wagener dona senza ombra di dubbio maggior appeal al tutto, sopperendo magari anche a qualche pecca di gioventù della voce! Il melodic hard rock grezzo che fuoriesce dalle casse dei Tempt tutto cori e chitarroni fa poi il resto.
La band ne esce da assoluta vincitrice. Se siete alla ricerca di un hard rock melodico non troppo raffinato nello stile ma raffinatissimo nella sua composizione e cromatura così diretta e travolgente i Tempt con Runaway ve lo servono con un KO tecnico alla concorrenza micidiale!

© 2016, Denis Abello. All rights reserved.

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