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18 Luglio 2016 5 Commenti Denis Abello
genere: Soft Rock - Funky Rock - Pop Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers Music
Tracklist:
01. Divided
02. The Brave *
03. Infected
04. Champion *
05. Ignition
06. Give It Love *
07. B There With U *
08. Save The World
09. Eye Of The Storm
10. Reunite
11. Heaven *
12. Sharp Turn
13. Stand Tall
Formazione:
Dan Reed – Voce, Chitarra ritmica, Piano, Sinth
Brion James – Cori, Chitarre
Dan Pred – Batteria, Percussioni
Melvin Brannon II – Basso
Rob Daiker – Tastiere
Contatti:
http://danreed-network.com/
https://www.facebook.com/DanReedNetwork
Album difficile questo Fight Another Day dei Dan Reed Network. Difficile perchè se tanti come me si aspettavano un po’ un ritorno al loro passato fatto di un funky rock travolgente ecco che forse si troveranno tra le mani qualcosa di abbastanza differente, ma dopo alcuni ascolti quasi sicuramente non ne usciranno delusi… quasi sicuramente (metto le mani avanti 😀 ).
Il passato della band parla chiaro, un primo EP a titolo Breathless (1986) che piazzò un singolo di successo come Steal Me. Da li altri tre album in studio, l’omonimo Dan Reed Network (1988), Slam (1989) e The Heat (1991).
Sicuramente il misto di nazionalità che ora come ieri si poteva trovare nella formazione dei Dan Reed Network dove si andava da origini hawayiane / tedesche (Dan Reed), jamaicane (Brion James), africane (Melvin Brannon II) e via discorrendo contribuì non poco a quel fortunato hard rock misto a funky, jazz e soul che portò fama al “network” che ruotava intorno a Dan Reed.
Già dalle origini quindi i Dan Reed Network risultavano di difficile classificazione, cosa che si accentuò maggiormente nella carriera solista del leader Dan Reed che seguì allo scioglimento della band e che ci porta al suo album solista Transmission (2015, qui la recensione).
Non ho riportato però a caso l’ultimo album solista di Dan Reed perchè forse è proprio su quei lidi che andiamo a parare anche con questo Fight Another Day dei redivivi Dan Reed Network, o meglio c’è molto dell’ultimo Dan Reed solista anche in questo nuovo corso della band!
Si parte bene sulle note di Divided, chitarra ben affettata, voce sempre sugli scudi, ritornello con controcori e su tutto una melodia vincente in cui ben si innestano un sacco di effetti. Se quindi ben si inizia con il simil rock (non si può mai parlare di puro rock con i Dan Reed Network) di Divided, già con la successiva The Brave si inizia a sentire in bocca un certo gusto Pop che però risulta, anche grazie ad un ottimo utilizzo delle tastire, un buon pezzo così come lo sarà il funky rock di Infected.
Molto Sinth si respira ancora nella successiva Champion, brano stilisticamente molto simile a quanto fatto da Dan Reed nel suo ultimo album solista, con quella patina di disincanto che ammanta tutto il pezzo. Testo (come quasi tutti quelli proposti) di un certo spessore, basso in primo piano, tastiere satinate e ottima interpretazione di Dan Reed… bello ed emozionante anche il solo di chitarra.
Tredici pezzi in un album come questo sono tanti e forse l’intermezzo strumentale di Ignition si poteva benissimo evitare… un minuto e quarantasei secondi che ricordano una colonna sonora di un qualsiasi Transformers di Michael Bay con qualche accenno funky… strano… molto strano…
Meglio con Give It Love, brano che riporta forse più alla mente il passato della band. Hard Rock ricco di contaminazioni nel più classico stile Dan Reed Network, bello e riuscito! Si torna invece a navigare pericolosamente vicino a lidi pop/rock sulle note di B There With U, ma diciamolo subito, con una band di questa caratura la “pericolosità” sparisce nel giro di poche note. Pezzo di grande intensità emotiva!
Funky a manetta (ma proprio a manetta) su Save The World! Poco altro da aggiungere… e risulta anche abbastanza strano e anomalo il prossimo Eye Of The Storm che anche qui sembra andare a pescare dal recente bagaglio solista di Dan Reed con un occhio al suo lato più “dark”.
Se siete ancora qui vuol dire che siete già riusciti in parte a superare l’empasse che potrebbe essersi creato in voi vecchi amanti dei Dan Reed Network sulle prime note di questo Fight Another Day e quindi quel sound alternative pop rock (manco fossero gli Imagine Dragons) che scaturisce dalle casse sulle note di Reunite dovrebbero rivelarsi ben sopportabile dai vostri spiazzati cuori rocker… forse…
Ci avviciniamo alla fine e ancora una volta, sarà forse l’uso del basso, la mente torna a quel Transmission del 2015 sulle note di Heaven… va detto, il pezzo è comunque molto bello! Ancora contaminazione dal Dan Reed solista sulle note di Sharp Turn e ancora una volta molto poco a che spartire con il rock per arrivare a concludere invece con il funky rock, qui si più nelle corde del “network” di Stand Tall con tanto di ottimo inserimento di solo di chitarra.
IN CONCLUSIONE
Il sound del 2016 dei Dan Reed Network è colorato, soffuso, funky, raffinato, molto meno rock di quello che ci si aspetterebbe ma in grado comunque di coinvolgere ed emozionare. La “vecchia guardia“, ma anche gli amanti di un sound più “classico“, forse troverà un po’ ostici i primi ascolti, ma sono quasi sicuro che se risucirà a prendersi il tempo di assimilare l’album allora si troverà ad ascoltare un buon lavoro, forse un po’ meno Rock e molto più sperimentale di quello che ci si sarebbe aspettato, ma comunque un buon album! Di sicuro particolare! Non tutti i pezzi sono allo stesso livello qualitativo e questo forse è un po’ l’altro tallone d’achille di questo lavoro, ma nella maggior parte dei brani ci troviamo comunque di fronte a lavori, al di la dei generi e delle etichette, di assoluto spessore e qualità.
© 2016, Denis Abello. All rights reserved.
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