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Recensione

60/100

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Joey Summer – Written on the Horizon – recensione

07 Settembre 2010 Comment Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2010
etichetta: Avenue of Allies

Tracklist:

01. Rise Up
02. Anymore
03. Written on the Horizon *
04. Don't Believe *
05. It's Only Your Love
06. Lorea
07. I'll Never Be Alone
08. Tables Turning
09. Brand New Day *
10. Rough Ride to Paradise *

* migliori canzoni

 

Joey Summer approda con un nuovo lavoro completamente in Inglese, dopo il suo primo album in Portoghese (Nascer). Dopo Auras e N.O.W. un altro artista sudamericano cerca un suo posto nei lidi del Melodic Rock. L’album è distribuito in Italia dalla Frontiers anche se la sua etichetta “nativa” è la Avenue Of Allies.

LE CANZONI

Rise Up apre in modo dignitoso l’album, non un pezzo clamoroso, ma comunque una opening track degna di nota. Purtroppo la seconda canzone è per un pugno allo stomaco, adoro la voce di Michael Bormann (ex voce dei Jaded Heart), e purtroppo per quanto il buon Joey ce la metta tutta questa versione di Anymore è veramente lontano anni luce dell’originale scritta da sua maestà Michael.
Written on The Horizon invece è un gran bel pezzo Hard Rock Melodico in cui Joey dimostra di essere forse molto più bravo come chitarrista che come vocalist.
Don’t Believe è forse il momento più alto qualitativamente dell’album, canzone in puro stile AOR di Street Talkiana memoria (Street Talk – “V” 2006), bello l’arrangiamento però anche in questo caso ho amato troppo l’originale, per quanto questa sia una bella versione.
It’s Only Your Love è la classica ballads che ti aspetteresti in un album di questo genere, classica ma funzionale. Lorea è un pò sottotono… I’ll Never Be Alone è invece un’altra ballads dallo stile molto classico, ma come It’s Only Your Love funziona, anche se ho trovato un pò troppo forzato il ritornello.
Tables Turning è un altro colpo allo stomaco per me… anche in questo caso l’originale firmata Street Talk (dall’album restoration – 2002) è veramente fuori dalla portata del Brasiliano Joey Summer.
Beating semplicemente non mi è piaciuta, Brand New Day semplicemente mi è piaciuta! Bello l’arrangiamento ed il sound, riesce a prendere bene.
Rough Ride To Paradise, scritta con lo zampino del grande Kee Marcello, funziona veramente bene e un’altra volta dimostra come il Brasiliano se la cavi meglio alla 6 corde che non con la voce.

IN CONCLUSIONE

Trovo che sia sempre un rischio riproporre canzoni scritte o interpretate da “altri”, se poi questi altri hanno nomi come Michael Bormann o Street Talk allora lo schianto al suolo è assicurato. Soprattutto in Anymore la differenza vocale si sentee pesa parecchio…

Chiariamoci, Written on the Horizon non è un brutto lavoro preso singolarmente, Joey si dimostra un chitarrista di tutto rispetto, me è forse sotto l’aspetto vocale che pecca un pò… la sua voce nasale potrebbe anche piacere, soprattutto in alcune ballads, ma in altre canzoni è come se Ramazzotti cantasse un classico dei Litfiba di Piero Pelù…
In definitiva un lavoro discreto che non mi ha però particolarmente entusiasmato soprattutto in confronto ad altre produzioni simili. Peccato perchè alcuni arrangiamenti ed alcuni pezzi lasciano intravedere un potenziale forse ancora troppo inespresso. Speriamo nel prossimo disco… 😉

© 2010 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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