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30 Settembre 2015 53 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2015
etichetta: Lions Pride Music
Tracklist:
01. Maryanne *
02. Coming Back
03. Feel You Now *
04. Stay *
05. I Won't Cry *
06. Not this Time *
07. All My Life *
08. Saturday
09. Dream of Love
10. Tell Me Why *
* migliori canzoni
Formazione:
Simone Roman - voce, chitarre, basso
Fabrizio "Bicio" Leo - chitarra principale
Steff Brusa - piano, tastiere
Danilo Marinotti - batteria
Che bella sorpresa! Lo so, lo so, avrei potuto ricamarci su tre ore perdendomi in voli piramidali sulla passione che lega i componenti di questa band a gruppi come Journey, Survivor, Toto, Bad English, Giant… o lanciarmi in una disanima sul fatto che la nostra piccola grande Italia dell’AOR / Melodic Rock mette in campo un’altra sua importante pedina… o ancora sproloquiare sul fatto che sempre più la scena del bel paese si rende parte viva e attiva di un genere che sembrava finito fino a non molti anni fa e che ora vive di una sua nicchia fatta di vibrante aria fresca portata proprio da band come questi Zaneta e da una base di fans attiva e scalpitante.
Certo avrei potuto dire tutto questo, ma alla fine un… “Che bella sorpresa”… serve a spiegare in modo semplice e diretto quello che sono gli Zaneta nel nuovo panorama AOR e Melodic Rock Italiano ma soprattutto Internazionale… niente meno che l’ennesima bella sorpresa che accende un’ulteriore Fiamma nella Speranza della scena nostrana!
Gruppo nato dall’incontro nel 2013 tra la nuova voce Simone Roman, il batterista Danilo Marinotti, la chitarra dall’invidiabile background di Fabrizio “Bicio” Leo e dal tastierista degli EVA Steff Brusa.
Si parlava però di bella sorpresa e basta dare il via ad un pezzo come Maryanne per rendersene conto… mistura fine di tastiere e apprezzabili chitarre dal distintivo tratto rock melodico d’antan che ci fa fare la conoscenza anche con la voce di Simone Roman. Voce leggera e che si adatta perfettamente al genere e che per essere alla sua prima prova professionale si dimostra già di un buon livello e un sicuro investimento per il futuro. Per il resto, e sarà una costante di tutto l’album, chitarre, cori e arrangiamenti veramente notevoli!
Parlavamo di arrangiamenti e chitarre e di arrangiamenti e chitarre al top continuiamo a parlare sulle note della sognante Coming Back e sull’incedere easy e ruffianone di Feel You Now… gente cresciuta a pane e Melodic Rock e con un gusto notevole. Lasciate che Feel You Now vi porti nel mondo degli Zaneta.
Un mondo che disegna pezzi a volte anche molto raffinati come Stay, lento di classe che ha il pregio di risultare fresco, credibile e assolutamente “Zanetiano” (che poi vuol dire personale 😉 ) nel suo crescere e aprirsi all’ascoltatore.
L’album scorre su molte influenze che si rifanno a tratti anche a cantautori del genere come Mitch Malloy come per la riuscita I Won’t Cry ma più che altro denotano una cura ed un riuscito e pulito innesto dei suoni degli strumenti come usava nell’AOR più di classe della golden era.
Cinque pezzi sono passati e cinque pezzi restano da scorrere tra cui sicuramente merita menzione la chitarra acustica che flirta con la bella prova vocale di Simone sulle note di Not This Time, il particolare sound di All My Life ed il riffing nitido che richiama la chitarra di personaggi quali Josh Ramos o Neil Schon di Saturday.
Delicata e immancabile ballad, Dream of Love regge sulle spalle in maniera egregia quella che è da sempre una delle colonne portanti di ogni album AOR e Melodic Rock che si rispetti (la ballata 😉 ) e non manca neppure il pezzo radiofonico in chiusura di lavoro (Tell Me Why).
IN CONCLUSIONE
Ci Siamo, ci siamo eccome! Mi ripeto e mi ripeterò, ma questi Zaneta sono una gran bella sorpresa. Il lavoro di Fabrizio “Bicio” Leo alla chitarra è quantomai riuscito e adatto al genere proposto, i pezzi hanno una loro identità netta e chiara che rende i Zaneta freschi e incisivi nei loro passaggi e la cura e la pulizia del suono poi donano quel gusto cromato e stiloso al tutto.
La cura riposta nel confezionare i pezzi è il tratto distintivo ed il vero punto vincente di questo Tales From The Sun. Se siete alla ricerca di un album che sia omaggio all’AOR e Melodic Rock degli anni lucenti ma che abbia in se un fascino unico, raffinato e personale… beh, l’avete appena trovato!
© 2015 – 2016, Denis Abello. All rights reserved.
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