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Nick Workman (VEGA) – Intervista

Nick Workman (VEGA) – Intervista

19 Novembre 2014 3 Commenti Alessandro Lifonti

nick_workmanForti dell’uscita di un nuovo album intitolato Stereo Messiah (qui la recensione) e dell’annuncio della loro partecipazione alla prossima edizione del Frontiers Rock Festival abbiamo deciso di intervistare Nick Workman, frontman e voce dei britannici VEGA!
Denis Abello

intervista a cusa di Alessandro Lifonti

english version

MR: Nel 1999 ho comprato un album (consider this) di una band chiamata kick il cui cantante era Nick Workman. Oggi sono fiero d’ intervistare Nick.
Nick, grazie per rispondere alle nostre domande!
NW: Nessun problema!

MR: Nick, partiamo dagli anni 90. Come sono nati i Kick e come si sono sciolti?
NW: É cominciato tutto quando io e i fratelli Jones ci siamo conosciuti grazie ad un amico comune. Avevo scritto tutti i testi e le melodie per un album con del buon materiale. Chris poi mi ha detto che voleva che provassi a cantare sopra il nuovo materiale freefall, e la mia prima traccia é stata streets of shame. Canzone mostruosa! In ogni caso, appena abbiamo finito di registrare quel pezzo, Mike e Chris mi hanno chiesto di unirmi ai Freefall, ma sotto il nuovo nome Kick. Le canzoni che ho scritto per il progetto sono diventate delle wildcard qualche anno fa, ma non avevo niente a che farci, e non sapevo che fossero già state pubblicate finché non le ho viste pubblicizzate. I kick non si sono mai veramente sciolti. Hanno solo smesso di fare qualcosa. Sarebbe carino poter fare ancora qualcosa insieme un giorno. Chi lo sa!

MR: Sul disco “Consider this” c’é una ballata stupenda dal titolo “Whispers in the dark”. A chi l’ hai dedicata?
NW: Ho dedicato quella canzone a mia madre che é morta di cancro. Quando é deceduta l’ unico modo per poter dormire era quello di fare una chiacchierata con lei quando andavo a letto. Mi ha aiutato molto. Non superi mai la perdita di qualcuno che ami, ma impari a conviverci.

MR: Cosa hai fatto tra la fine dei Kick e l’ inizio dei Vega?
NW: Ho fatto parte di una band chiamata Eden. Abbiamo registrato tre album, e quella é stata la mia prima avventura nel registrare su un computer. É stata un insegnamento più di qualsiasi altra cosa e ha continuato a farmi fare ciò che amo. Con gli Eden ho cantato con un margine più alto, ma solo perché Vince, il chitarrista, fumava circa 40 sigarette all’ ora! Haha!

MR: Perché il nome Vega? Cosa significa?
NW: Dan é uscito con questo nome. I nomi dei gruppi sono la cosa più difficile da scegliere. É l’ottava stella lucente del sistema solare…., ed un nome molto popolare in Spagna. Haha.

MR: Il primo disco della band (Kiss of life) é probabilmente una delle migliori uscite del 2010. All’ epoca eravate consapevoli del fatto che stavate scrivendo un gran disco?
NW: Beh, Sapevamo che ci piaceva. Non entriamo in studio finché non abbiamo un album valido di canzoni che amiamo. Hai bisogno di amare ciò che fai per farlo bene. I Vega dividono ancora le opinioni nel mondo del rock melodico, ma non potremmo fare altrimenti. Ci sono abbastanza gruppi là fuori che suonano del puro AOR, quindi un gruppo come i Vega, a cui piace mixare un po’, sarà sempre aggiornato per certe persone.

MR: Con il vostro secondo cd avete cambiato etichetta, e un po’ lo stile della band, sebbene possiamo ancora considerare il secondo disco valido quanto il primo. Cosa é veramente successo all’ epoca?
NW: Abbiamo preso un’ opportunità e non ha funzionato. Abbiamo firmato con una casa discografica in Svezia che faceva parte della Universal. Ovviamente pensavamo potesse essere una gran cosa, ma é stato terribile. Hanno fatto un sacco di errori, e la comunicazione con gli altri territori é stata orribile. Siamo riusciti in qualche modo a venire fuori dall’ accordo.

MR: Ed arriviamo al vostro terzo disco Stereo Messiah. Siete tornati con Frontiers. Raccontaci quello che vuoi riguardo a questo cd nuovo di zecca.
NW: Volevamo uscire combattendo. I nostri concerti sono pieni di energia, quindi volevamo che questa cosa arrivasse anche sul disco, e credo che ce l’ abbiamo fatta. Volevamo delle prese più alte, batterie e voci più forti… tutto più forte, haha. Abbiamo scritto 25-30 canzoni per questo album, e avremmo potuto pubblicarne uno doppio.

MR: Il vostro secondo lavoro é difficile da trovare nei negozi. Ho sentito che la Frontiers lo pubblicherà di nuovo. É vero?
NW: Esatto. La Frontiers é stata incredibile con noi. Quando gli abbiamo chiesto del terzo album erano veramente contenti, e non hanno cercato di renderci le cose difficili. Ci siamo dati la mano, e abbiamo ammesso di aver fatto un errore. Siamo stati uomini riguardo a ció che é accaduto, e credo che lo rispettino. Un po’ più tardi gli abbiamo chiesto di “What the hell”. Avevamo bisogno di finanziarlo andando in tour con Joe Elliott e questo é stato il modo per farlo.

MR: Nick, i Vega suoneranno al Frontiers Festival l’ anno prossimo. Cosa ci possiamo aspettare dalla vostra performance?
NW: Alta energia, partecipazione della folla, il meglio dei Vega! Puntiamo a far crollare il tetto!

MR: La grafica di Stereo Messiah é opera di Nello Dell’ Omo. Cosa ti piacerebbe raccontarci di lui?
NW: Nello é una leggenda! Ha messo insieme una copertina e un libretto incredibili e ci ha aiutato con anche con un sacco di altro materiale! Se un’ artista avesse bisogno di una grafica per il proprio album, dovrebbe cercare niente di meno che Nello Dell’ Omo! Non vedo l’ora di bermi una birra con lui a Milano!

MR: Nick, grazie per il tuo tempo! Non vediamo l’ora di conoscerti al Frontiers rock festival!
NW: Grazie amico! Visitiamo tutti il vostro sito, e amiamo ció che fate! Facciamoci qualche birra ad Aprile!

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Nick Workman with VEGA

© 2014, Alessandro Lifonti. All rights reserved.

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