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20 Settembre 2014 4 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Modern Hard Rock
anno: 2014
etichetta: SPV
Tracklist:
RACKLIST
FORMAZIONE
Formazione:
Jannik Fischer (vocals, guitars)
Jens Fischer (bass)
Silvio Bizer (drums)
Corvin Domhardt (guitar)
Maturati grazie alle tante esperienze live vissute lo scorso anno, ecco tornare nei negozi i giovani hard rocker tedeschi Rebellious Spirit con un nuovo album, Obsession, in uscita a fine mese per la SPV, che tenta di bissare i fasti dell’esordio di qualche anno fa.
Al via con la title track Obsession, il platter evidenzia subito la qualità dei suoi suoni, bombastici e moderni, e a conti fatti migliori del predecessore. La formula del gruppo rimane invece la stessa, con un hard rock da stadio, spesso corale e ricco di ritornelli catchy, che strizza l’occhio tanto al passato, quanto al moderno, con in particolare alcune trovate o sfumature che ci ricordano formazioni anni duemila, come gli HIM. Ma è soltanto dopo il bell’heavy rock orecchiabile del singolo Lost che l’album in questione inverte nettamente la sua rotta, portando alla sesazionale traccia moderna Silent Scream, ma soprattutto al duo Walls Of Lies e Summer Moved On, da incorniciare per la belle emozioni che risveglia negli ascoltatori, con due dei refrain più dinamitardi del lotto (imperdibile in particolare la seconda, tanto debitice dei Poison..). Con il giro di boa Confidence Men, roccioso e tutto riff di chitarra, che ribadisce il passo avanti fatto dal gruppo in questo ultimo anno.
Si volta pagina, e si riparte con Look What I’ve Become, che mi ricorda i Korn (restando hard rock), e con Between The Highs And Lows, una canzone ritmata, street, energica e ribelle. La mid-tempo Together mette poi ancora in luce l’abilità di questi ragazzi nel prodursi in motivi d’impatto immediato, mentre Forever And Ever punta i riflettori tutta sulla prova vocale carismatica del frontman, che per piglio e bizzarria ci ricorda un po’ il più noto Erik Gronwall degli H.E.A.T. Chiudono infine, con stile, il lento melodico e originale di In My Dreams, un pezzo romatico e da accendino alla mano, e l’adrenalinica Breakout, innalzando da sole, e con la loro freschezza, di mezza tacca il giudizio complessivo dell’opera.
IN CONCLUSIONE
Non possiamo che reagire positivamente di fronte al netto passo avanti fatto da questi ragazzi tedeschi a un solo anno di distanza dal loro esordio. Obsession è infatti un platter di alto livello, frutto maturo di una nuova generazione di hard rockers che sta piano piano venendo fuori, ritagliandosi le fette di consensi, e di mercato, che merita.
Ci viene facile quindi passare oltre a qualche difettuccio di gioventù che un disco come questo può comunque mostrare, dando ai Rebellious Spirit un voto magari leggermente più ampio di quello che, ad essere pignoli, meriterebbero. Ma questa intreprendenza giovanile ci piace. E tanto. Dai!
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