Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
12 Settembre 2014 3 Commenti Denis Abello
genere: AOR / Westcoast
anno: 2014
etichetta: Escape Music
Tracklist:
01. On the Edge Of Glory (Bill Champlin alla voce)
02. Pride Of Strangers (Paul Sabu alla voce) *
03. Closer To Zero (David Forbes alla voce)
04. Once Off Guard (Jeff Paris alla voce)
05. Lost Souls Don't Cry (Philip Bardowell alla voce)
06. Exiled In Sadness (Sherwood Ball alla voce) *
07. Age Of Desire (Rick Riso alla voce)
08. Circle Of Danger (Tamara Champlin alla voce)
09. The Crystal Heart (Bob Harris alla voce) *
* migliori pezzi
Formazione:
Frédéric Slama - chittare e tastiere
Tommy Denander - tutti gli strumenti
Ospiti:
Bill Champlin - voce
Paul Sabu - voce
Jeff Paris - voce
Sherwood Ball - voce
David Forbes - voce
Philip Bardowell - voce
Bob Harris - voce
Rick Riso - voce
Tamara Champlin - voce
Pete Newdeck - cori
Colin Rodgers - chitarra e basso
Pat Thern - batteria
A.O.R., 13 album, a tanto è arrivato l’inflazionato progetto francese a cura di Frédéric Slama! Inflazionato, soprattutto se pensiamo che il monicher A.O.R. non ha ancora raggiungo i quindici anni di età, quattordici per l’esattezza! Diciamo subito che però questa nuova fatica L.A. Connection partorita dal nostro “cugino” francese riporta l’asticina della qualità ad alzarsi un pochino rispetto a quanto aveva proposto con il suo penultimo lavoro (qui la recensione).
Parlando del lavoro in se, la proposta non cambia di una virgola dai plattern che hanno preceduto questo L.A. Connection. Nove pezzi che giostrano tra AOR e Westcoast buttati in pasto alle mandibole di voci del panorama internazionale più o meno note.
Non ci vuole molto a capire che le cose girano meglio rispetto al precedente. Infatti l’impatto di On the Edge of Glory (con Bill Champlin alla voce), ma soprattutto della bella Pride Of Strangers impreziosita da un bel lavoro di chitarra e soprattutto da un’ottima prova di Paul Sabu, mostrano una maggiore vivacità compositiva rispetto a The Secrets of L.A.
Closer To Zero, dalla sua ha sicuramente il valore aggiunto di confermare la ritrovata voce di David Forbes (Boulevard), che già avevamo potuto finalmente riapprezzare sulle note di Shining Light dei Charming Grace (qui la recensione). Buona prova di Forbes su questo pezzo melodic rock che però non regge il confronto con la prova e la bellezza del pezzo a firma Charming Grace.
L’album scorre via senza sobbalzi sulle note di Once Off Guard e Lost Souls Don’t Cry più orientate all’AOR che al Westcoast per riattrarre l’attenzione sulle note assolutamente ottantiane di Exiled In Sadness baciata da una notevole prova di Sherwood Ball alla voce.
Ancora tastiere a profusione e ancora AOR sulle melodie di Age of Desire. Si chiude con la mid tempo Circle Of Danger di cui non ho particolmente apprezzato la prova di Tamara Champlin e con la successiva ballata The Crystal Heart. Pezzo ingioiellato a dovere da una voce carismatica e ancora oggi in grado di regalare emozioni come quella di Bob Harris, voce fin troppo sottovalutata per il sottoscritto sul piano internazionale.
IN CONCLUSIONE
Album carino, forse più orientato in questa tredicesima incarnazione all’AOR che al westcoast. Scorre via leggero e senza troppi balzi ne verso l’alto, ne verso il basso e così si mantiene comunque su un buon livello di sicurezza. Pezzo migliore penso sia The Crystal Heart, magistrale la prova di Bob Harris alla voce e ottimi i tocchi di chitarra.
Se siete dei fans del progetto A.O.R. non rimarrete delusi, per gli altri potrebbe essere comunque un buon passatempo, ma non aspettatevi nulla di troppo eclatante!
© 2014 – 2016, Denis Abello. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli