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Survivor – Vital Signs – classici

02 Settembre 2014 22 Commenti Denis Abello

genere: AOR
anno: 1984
etichetta: Scotti Brothers
ristampe: 2010 - Rock Candy Records

Tracklist:

01. I Can’t Hold Back
02. High On You
03. First Night
04. The Search Is Over
05. Broken Promises
06. Popular Girl
07. Everlasting
08. It’s The Singer, Not The Song
09. I See You In Everyone
10. "The Moment of Truth" (Bonus della ristampa della Rock Candy Records)

Formazione:

Jimi Jamison - voce
Jim Peterik - basso, chitarre, tastiere, cori
Frankie Sullivan - chitarre, cori
Marc Droubay - batteria
Stephan Ellis - basso

 

1984, i Survivor arrivavano da un successo planetario regalatogli dal pezzo Eye of The Tiger, multiplatino e colonna sonora del film Rocky III, e dal successivo flop commerciale del loro quarto album Caught in the Game (1983)… e ancora non sapevano che il loro quinto lavoro Vital Signs avrebbe scritto la storia dell’AOR!
Ci sono momenti in cui il Fato, o chi per esso, giocando con le carte del destino porta a segno colpi da maestro come quello di far incontrare nel suo massimo splendore creativo quello che diventerà con il tempo un songwriter ed un artista dal carisma unico, Jim Peterik, con una voce magica ed incomparabile come quella di Jimi Jamison (che arrivava dai Cobra), chiamato a sostiture Dave Bickler, costretto alle dimissioni per problemi alle corde vocali. A chiudere la formazione troveremo poi lo storico Frankie Sullivan alla chitarra, Stephan Ellis al basso e Marc Droubay alla batteria.
L’uscita di Vital Signs e la conseguente definitiva entrata nella band di Jamison verrano anticipate dal pezzo The Moment of Truth (incluso come bonus nella ristampa del 2010 della Rock Candy records) che faceva parte della colonna sonora del film Karate Kid – Per vincere domani

…ma sarà solo con Vital Signs e con l’introduttiva I Can’t Hold Back che inizierà la nuova vita dei Survivor e che l’AOR cesellerà a fuoco uno dei suoi più bei momenti. Pezzo anatemico in puro stile “Arena Rock” che viene letteralmente trascinato dalla voce di Jamison sorretto da note di tastiere, cori e chitarra.
High On You e il suo intro di tastiere hanno fatto la storia, semplicità al primo ascolto che però nasconde una notevola maturazione artistica della band, mascherata da pezzi come questo, diretti e schietti, ma che dimostrano un lavoro in fase di songwriting notevole.
First Night è una graffiante delizia che parte soft per poi lanciarsi sugli intrecci della voce di Jamison e della chitarra di Sullivan, un ritornello in grado di rapire al primo ascolto.
Silenzio prego, con The Search Is Over si scrive la storia della ballate rock… emozione, intensità, la voce di Jamison che si libra sempre più in alto lasciandosi dolcemente accarezzare dal piano… un tuffo al cuore!
Broken Promises mette sul piatto la parte più rocciosa della band ed ancora una volta il pezzo viene preso per mano dalla voce di Jamison che ne delinea i tratti e lascia che l’assolo di Sullivan ne rimarchi i contorni mentre le tastiere di Peterik ne smussano gli angoli. Arrangiamenti di altissimo livello!
Popular Girl pur non essendo stato scelto come singolo saprà ritagliarsi un suo posto stabile nei live della band, e non potrebbe essere altrimenti, ritmo trascinante che porta a cantare ogni singola nota.
Carica di epicità si mostra Everlasting, un tuono emotivo in cui bisogna ancora una volta chinare il capo di fronte a degli arrangiamenti cesellati alla perfezione resi ancora più vivi e tangibili da una voce in grado veramente di adattarsi e fare sua ogni singola nota come quella di Jimi Jamison.
It’s The Singer, Not The Song è un inno a chi grazie alla sua interpretazione sa rendere semplici note vive e vibranti, e se ce ne fosse bisogno proprio Jamison saprà dimostrare su questo album quanto sia vera questa affermazione!
L’album si chiude sulle note di I See You In Everyone. Non pensateci, chiudete gli occhi e lasciatevi rapire del vibrato della voce di Jamison, dalla melodia tra l’epico ed il romantico e se siete arrivati fino a qui sappiate che quello che avete appena ascoltato è semplicemente un pezzo di storia della musica… Vital Signs.

IN CONCLUSIONE

Spingere la musica oltre la musica! Per farlo ci vuole qualcosa che va al di la del “semplice” talento. Ci vuole la forza di un gruppo, la passione dei singoli che unendosi vanno oltre le loro stesse aspettative! Ci vuole il fascino indimenticabile di una voce come quella di Jimi Jamison, ci vuole il carisma compositivo di un Peterick mai così creativo e ci vuole una band dal tocco inconfondibile.
Questi sono i fattori che il Fato ha saputo giostrare a suo piacimento per farci omaggio di quello che senza ombra di dubbio è un CAPOLAVORO che va oltre ogni tempo ed età!

© 2014 – 2017, Denis Abello. All rights reserved.

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