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12 Agosto 2014 31 Commenti Iacopo Mezzano
genere: AOR
anno: 2014
etichetta: Frontiers Music
Tracklist:
01. I Believe In You
02. Field Of Dreams
03. All the Way
04. Love Of My Life
05. Eat Your Heart Out
06. Time to Say Goodbye
07. Marie
08. Let Me Love
09. Catastrophe
10. Always
11. Adrian
12. End of Time
Formazione:
Marcus Nygren – voce
Johan Thuresson – chitarre
Johannes Hansson – basso
Kristian Brun – batteria
Stefan Mårtenson – tastiere
Con alle spalle le ottime sensazioni regalateci nel loro EP di debutto e in sede live durante il Frontiers Rock Festival di maggio, gli svedesi State of Salazar sono pronti a dare alla luce il loro primo LP, All The Way, in uscita il 22 agosto, ovviamente, via Frontiers Records.
Indubbiamente una delle maggiori rivelazioni di questo 2014, questi cinque ragazzi compongono dodici tracce influenzate da Toto, Queen, Journey, Survivor e tanti altri maestri del nostro genere, che faranno le fortune della band e di tutti gli appassionati ascoltatori. Sì, perchè fin dalle primissime battute di questo platter, o meglio dalla magistrale traccia d’apertura I Believe In You (da me immediatamente eletta top track del disco, senza ulteriori parole in merito), si capisce quanta passione e quanta classe gli State of Salazar abbiano riversato all’interno dei loro brani, curatissimi fin nel minimo dettaglio, in ognuna delle loro note. Con un cantante, Marcus Nygren, capace di ricordarci nella sua timbrica Toby Hitchcock dei Pride of Lions (ma con una gittata vocale leggermente minore), e con un chitarrista, Johan Thuresson, e un tastierista, Stefan Mårtenson, entrambi bravissimi nell’intrecciare tra loro le parti, questi cinque ragazzi non potevano che fare bene, molto bene!, superando a pieni voti anche la prova fondamentale del songwriting, con un lotto di brani vari e tutti ben strutturati, scritti per colpire nel segno con le loro melodie e con i loro ritornelli.
Insomma, in poche parole tutto quadra a meraviglia, dai suoni, all’esecuzione, alla composizione. Tanto che solo i più restii alla new age del genere rock melodico stenteranno a cantare a squarciagola canzoni come Field Of Dreams o All the Way, o ad emozionarsi nel cuore e nell’anima con le dolci note della ballad Love Of My Life. Arrivando a una Eat Your Heart Out in stile westcoast, alla Chicago, che ci farà sussultare mente e corpo sulle sedie su cui poggiamo comodamente i nostri fondoschiena, per danzare al ritmo di note di classe sopraffina.
Continuando a viaggiare lungo la lista delle composizioni, è il turno di una Time to Say Goodbye che mostra più di altre nitidamente tutte le qualità carismatiche ed interpretative del singer. Notevole ancora Marie, a cui segue una nuova ballata di fino, a titolo Let Me Love. Clamore puro per Catastrophe, traccia che avevamo già cantato a squarciagola durante il concerto italiano di maggio, e che ora ritroviamo su disco in tutto il suo splendore, e pollice su anche per Always, che come Adrian si rifà al sound moderno dei Work of Art. Chiude infine, con il dieci in pagella, l’ultimo lento melodico a titolo End of Time, che evidenzia fortemente la vena ispirativa del gruppo, indirizzata verso il genio di un ”signor nessuno” a nome Jim Peterik. E scusate se non è poco!
IN CONCLUSIONE
Tutte le premesse sono state confermate, e tutte le aspettative sono state soddisfatte: All The Way è un Signor disco, che lancia sul mercato una realtà bombastica e di grande stile come sono gli State of Salazar. La freschezza e l’esuberanza di questi musicisti sono il nuovo, perfetto, esempio di come il genere AOR (o rock melodico che si voglia dire) viva anche nell’animo dei giovani, che imitando ed evolvendo lo stile dei maestri possono facilmente dare vita a piccoli gioielli della nostra musica. Anche nel 2014!
Per il sottoscritto un grandino sotto soltanto al magico secondo album dei Sonic Station, questo preziosissimo platter sarà certamente un serio candidato per i primi 3, massimo 5, posti delle classifiche degli ascoltatori di genere, superando con merito tante release di valore usicte quest’anno. Anche di nomi più blasonati. Boom!
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