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14 Marzo 2014 3 Commenti Alessandro Lifonti
Questa é l’ intervista che aspettavo da molto tempo. Benvenuto Mitch!
MR.it: Come va la vita?
MM: Alla grande, grazie!
MR.it: Quando é cominciata la tua passione per la musica?
MM: Credo ancora prima che lo sapessi. Ballavo nei miei pannolini.
MR.it: Ricordi ancora il primo concerto a cui sei andato quando eri un ragazzino?
MM: Sì. Heart little queen. Grandioso. Ho afferrato Flowers Ann che si é gettata nella folla.
MR.it: É impossibile non parlare del tuo primo album. Dopo più di 20 anni, qual’ é il primo ricordo che ti viene in mente quando ripensi a quel disco?
MM: Mmm….questa é una domanda difficile poiché ce ne sono molti. Direi l’ eccitazione nello scriverlo, e l’ eccitazione che la casa discografica aveva quando gli ho mandato i demo delle mie canzoni, e poi ovviamente la registrazione delle tracce basi con Mickey Curry e Hughie Mcdonald era fantastica in quanto sapevo quanto ottimo sarebbe stato il cd, e quanto bene dovevo cantare per spiccare sopra quei musicisti.
MR.it: Ci racconti velocemente della tua breve esperienza con i Van Halen?
MM: Chi? Ha ha….hai sentito di loro? Vediamo….credo che questo la racconti meglio.
MR.it: Molti artisti hanno suonato e cantato su MM II. Come ci si sente a lavorare con così tanti grandi musicisti tutti insieme?
MM: Mi sono sentito quasi come ai vecchi tempi sul primo cd.
MR.it: Parliamo ancora di MM II. Hai scritto una bellissima canzone (carry on) per Steve Lee. Cosa ci vuoi raccontare di quel pezzo?
MM: Sì, “carry on”. Quella é stato un’ esperienza interessante, perché mi sentivo come se fosse stato Steve Lee a volere che io scrivessi quella canzone, seppure non ci fossimo mai conosciuti. Ancora più strano é che recentemente un fan ha indicato che “carry on” é stata fregata da una canzone dei Gotthard. Ora, io non ho idea di questo, sono solo un fan della band, e non mi ero reso conto di aver scritto una canzone con una musica simile. E adesso capisco cosa intendeva il loro chitarrista quando ci siamo incontrati e mi ha ringraziato per aver scritto quella canzone dicendo che l’ aveva fatto piangere, e l’ ha chiamata “la nostra canzone”.
Pensavo stesse scherzando, ma credo che alludesse al fatto che ho preso in prestito la loro canzone di proposito, ma non l’ ho fatto. Quanto strana é questa cosa poiché non ho mai sentito quella canzone fino a poche settimane fa. Ha una simile progressione, ma non riesco a ricordare il nome di quella canzone, mi dispiace. La cosa é interessante. Immagino che ci sono così tanti accordi e progressioni e ne abbiamo scritta una simile. É una coincidenza? Forse sì, forse no, ma ero così innocente nella somiglianza, e non ne avevo idea. Questa cosa é veramente figa, poiché ci lega a Steve ancora di più, ma vorrei che qualcuno mi avesse detto “hey, questo pezzo suona come uno dei loro” prima di qualche settimana fa.
In ogni caso ho scritto quella canzone per mio padre e per il mio amico Mike che sono deceduti nella stessa cornice di tempo. Grazie per avermelo chiesto. Quella canzone ha tonnellate di significati per me e ne sono molto fiero!
MR.it: Piani per il futuro? Forse un nuovo album?
MM: Sì, sto lavorando ad un nuovo album, ma sta andando avanti molto lentamente. Ci lavoro circa un giorno ogni sei mesi.
Mitch, grazie mille. Speriamo di rivederti presto in Italia.
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