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Recensione

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EZ Livin – Firestorm – Recensione

25 Febbraio 2014 5 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: LZ Records/Sony

Tracklist:

1. That's How He Rocks
2. Loaded Gun *
3. White Lightning
4. Let's Fly Away *
5. Easy Living *
6. The Damage Is Done
7. Too Late *
8. Into the Night

*migliori canzoni

Formazione:

Hans Ziller - guitars
David Reece - vocals
Harry Reischmann - drums
Ronnie Parks - bass
Paul Morris - keyboards
Chris Lyne - guest guitars

Contatti:

https://www.facebook.com/EZ.Livin.Official

 

Ritornano un po’ inaspettatamente sul mercato gli EZ Livin’ del chitarrista dei Bonfire Hans Ziller con un nuovo album (il secondo della loro carriera dopo il debutto del 1991) intitolato Firestorm e nei negozi dal 28 febbraio.

Un prodotto di hard ‘n’ heavy discreto e tosto, molto mascolino sia nel riffing che nell’approccio più generale al genere, che ci ricorda sia i primi Bonfire che le altre tante realtà ottantiane di transizione tra hard rock e heavy metal di stampo teutonico. Non a caso, Ziller chiama qui alla voce l’ex Accept David Reece, il quale si sposa alla perfezione con il suo duro sound di chitarra e con una sezione ritmica molto carica di groove ed energia, rendendosi autore di una prova d’eccellenza, specie nelle parti più tirate di questa musica.

Complessivamente, ci troviamo di fronte a un prodotto buono, non proprio originale ma capace di regalarci emozioni grazie alla sua grinta e alle sue belle influenze antiche. Dokken (in Too Late), Ken Hensley (in White Lightning), Uriah Heep (nella cover di Easy Living), Bonfire misti ad Helloween e Dare (nella opener That’s How He Rocks che esordisce plagiando Calm Before the Storm), KISS, AC/DC, sono solo alcuni gruppi che qua e là ritroverete tra le note degli EZ Livin, forti del solito lavorone alla masterizzazione e al mixaggio del nostro Alessandro Del Vecchio.

IN CONCLUSIONE

Soli otto brani (di cui una cover) e qualche copia-incolla di troppo penalizzano un po’ il giudizio che abbiamo di questa opera, ma ci troviamo altresì costretti a riconoscere la bontà del sound grintoso, energico, maschio e cavalcante dei nuovi EZ Livin. Firestorm deve essere così visto come un buon prodotto, dedicato soprattutto agli appassionati del rock/metal tedesco anni’80, che in esso troveranno la formula magica che risvegli le loro nostalgie ed emozioni.

© 2014 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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