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24 Febbraio 2014 23 Commenti Denis Abello
genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Fuel Records
Tracklist:
01. Dead Or Alive
02. Survival Instinct *
03. Crazy Nights *
04. Can't Hold Me Down
05. Flying *
06. Shelter *
07. Bite The Bullet
08. Not The Same
09. Cannonball
10. Home Again *
* migliori canzoni
Formazione:
Fabrizio "Kevin Throat" Ugolini - voce, chitarra
Paolo "Red Crotalo" Pedretti - chitarra
Valerio “Vallo” De Angelis - basso
Enrico "Erik Lumen" Giampaoli - batteria
Revenge + Survival Istinct =
Hard Rock + Qualità = Album da Avere!!!
Recensione finita!
No, perchè in un periodo in cui tutto si fa di fretta e non c’è più tempo da perdere una semplice schematizzazione delle cose vale più di mille parole… ma se siete ancora qui a leggere forse un pò di tempo vi è rimasto e quindi è giusto approfondire meglio questa nuova uscita firmata REVENGE!
Partiamo subito dicendo che per chi ha qualche annetto in più sulle spalle ed ha vissuto il periodo d’oro del genere (gli anni ’80) il nome REVENGE non potrà che far ribattere il cuore da rockettari duri e puri e sparire quel velo di patina del tempo dal proprio “chiodo” in pelle.
Con i REVENGE facciamo un salto nel passato dell’Hard Rock tricolore e atterriamo nella metà degli anni ottanta con l’uscita del primo EP ufficiale della band, Hot Zone (1985), che fece seguito alla comparsa della band nella mitica (e quasi mistica per gli amanti del genere) compilation Heavy Metal Eruption (1983 con il brano Angels in Leather).
Da li il salto temporale è notevole e bisogna arrivare fino al 2008 con l’album Archives, una compilation che raccoglieva tutta la passata storia della band e due pezzi inediti, per rivedere il nome Revenge sulla copertina di un disco.
2014, fine del salto temporale per noi ed inizio di una nuova storia per i REVENGE! Formazione che rivede insieme gli storici Kevin Throat, Red Crotalo ed Erik Lumen a cui si va ad aggiungere Vallo al basso.
Agli esordi la band parlava l’Heavy Metal più duro e cattivo che nel tempo diventerà sempre più simile ad un Hard Rock melodico sullo stile di band quali Dokken o Whitesnake. Ora non ci resta quindi che testare qual’e il nuovo sound che la band porta con se ai giorni nostri.
Una chitarra rocciosa ci accoglie sulle note di Dead Or Alive, primo singolo estratto dall’album, ed è subito chiaro che la band è di quelle che questa musica ce l’ha nel sangue. Gran tiro, una formazione che tra chitarre e sezione ritmica viaggia a mille senza però tralascire il lato melodico del pezzo.
Trascinante e trainante la titletrack Survival Instinct con ancora un lavoro di chitarra di Red Crotalo da rimarcare per la qualità. Ascoltatevi l’assolo da paura! E’ con Crazy Night secondo me che la band riesce ad alzare il livello del lotto dei pezzi proposti, un gran pezzo hard rock melodico che si gioca la sua carta migliore su un ritornello vincente ed immediato ed una bella prova alla voce di Ugolini assolutamente a suo agio su queste tonalità.
Altro apprezzabile lavoro compositivo sulle note di Can’t Hold Me Down sorretto dal lavoro di Lumen alla batteria e Vallo al basso. Arriviamo così al primo lento di questo lavoro, pezzo con le radici ben piantate proprio in quell’hard rock / AOR anni ’80 a cui tanto devono band quali i Dokken. Ancora una volta non posso che confermare la bontà della voce di Ugolini proprio su questo genere di pezzi, non per altro lo abbiamo già potuto apprezzare proprio nel progetto Fab Box (con Massimo Bozzi) dalle tinte nettamente più soft.
Si torna subito però a mettere in risalto la chitarra di Crotalo e la batteria di Lumen sulle note di Shelter (già presente in Archives, ma qui rivista in più punti), altro pezzo hard rock melodico nettamente riuscito e che come Crazy Night deve buona parte del suo valore ad un ritornello orecchiabile e riuscito.
Non sono da meno, e si ripete il discorso, Bite The Bullet e la successiva Not The Same mentre si torna prepotentemente in territorio Heavy delle origini con Cannonball. Note di chiusura per la soffusa ed emozionale Home Again anche questa ripresa e riarrangiata da Archives. Splendida ballata che sigla con incredibile dolcezza un album hard rock melodico da incorniciare.
IN CONCLUSIONE
C’è poco da dire e da aggiungere, negli ultimi anni abbiamo visto più di una band storica che pensavamo sul viale del tramonto ritornare e riscrivere la propria storia, così mi piace pensare che questo ritorno dal passato dei Revenge sia il primo passo delle loro nuova storia.
Un pezzo del grande hard rock firmato Italia è appena ritornato a casa, diamogli il benvenuto che meritano! Ci mancavate ragazzi!
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