Recensione

Max Navarro – Hard times – recensione

22 Novembre 2013 2 Commenti Denis Abello

genere: Rock
anno: 2012
etichetta: Cherry Lips

Torna il Canadese naturalizzato italiano Max Navarro e questa volta con un full lenght che riprende il discroso sospeso con l’EP No Belonging After Dark (qui la recensione).
Ancora una volta la vita “musicale” di Max si sposa con il suo lato più attivista, filantropico e ambientalista… non stupisce quindi trovare sul promo a nostra disposizione questa dedica “This album is dedicated to all the victims of this dirty, sick and cannibal society…“.
Con l’ascolto di No Belonging After Dark avevamo lasciato il buon Navarro con qualche dubbio che speriamo questa sua nuova fatica possa completamente dissipare.

You Can Rely On parte bene e ci riporta da subito in quegli ambienti rock blues d’autore cari a Navarro. Si apprezza la maggiore ariosità e vivacità melodica del pezzo rispetto a quello che avevamo potuto sentire nel suo EP di debutto.
In generale possiamo identificare i pezzi proposti da questo Hard Times come un buon compromesso di rock dal sapore americaneggiante con incursioni riuscite di blues e sound a volte dal sapore southern. Ne sono un ottimo esempio pezzi come Out of Bounds, Nothing’ Guaranteed, Beyond The Silence o la conclusiva End Of Universe che tra l’altro reputo quella con la migliore interpretazione vocale da parte di Navarro.
Da citare anche i due pezzi più lenti ed intensi The Wrong Side e Winter In Chicago che mettono in luce il vero valore aggiunto di questo lavoro che si può trovare nel suo songwriting veramente di qualità e di notevole spessore.

IN CONCLUSIONE

Riprendo la conclusione dell’analisi dei pezzi per dire che il vero valore aggiunto di un lavoro come questo risiede nel suo songwriting. Max Navarro da questo punto di vista si dimostra dotato di un notevole talento ed il suo rock per quanto influenzato ampiamente da cantautori americani del genere riesce a spiccare di luce propria senza apparire mai banale o scontato.
Purtroppo resta ancora qualche perplessità sulla voce che sembra non essere ancora riuscita a trovare un modo per brillare e splendere a dovere, colpa anche di una produzione che avrebbe meritato un pò più di attenzione e cura ed un suono più vibrante e un pò meno affossato.
Un lavoro comunque da valutare per chi è alla ricerca di un album in grado di esprimere un rock cantautorale ed impegnato che ha proprio nella caratura dei suoi pezzi il suo maggior punto di forza.

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