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Recensione

80/100

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Ray Of Light – Salute – Recensione

09 Febbraio 2025 1 Commento Giulio Burato

genere: Hard Rock
anno: 2025
etichetta: Baysis Media

Tracklist:

1.Falling To Pieces
2.Ray Of Light
3.Alive
4.City Of Angels
5.Stand Up
6.Best Of Me
7.Fallin' From Grace
8.Frontline
9.Last day
10.How Long

Formazione:

Greg Cromack – Vocals
Stephan Bayerlein – Drums
Joerg Wartmann – Guitar
Thomas Bauer – Bass

Contatti:

Youtube: https://www.youtube.com/@rayoflight230

Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100063932030151

Instagram: https://www.instagram.com/ray.of.light.band

 

Dalle ceneri della fenice “Frontline”, band tedesca degli anni Novanta, rappresentata oggi da Stephan Bayerlein e Thomas Bauer, ecco i Ray of Light, dal nome che è un segnale di rinascita ma anche di speranza e ricordo del compianto Robby Boebel, chitarrista e co-fondatore dell’attuale monicker, scomparso in fase di preparazione di “Salute”, titolo (probabilmente) scelto per ricordarlo.
A completare i Ray of Light, ci sono il subentrato Joerg Wartman alla chitarra e l’interessante vocalist inglese Greg Cromack, dalla timbrica riconoscibile e perfetta per questo hard rock di stampo british-teutonico.
La prima strofa presente nel singolo di lancio “Falling into pieces” è un’ulteriore riprova dei riferimenti all’ex membro del gruppo:
“How does it feel when your life´s been shattered, pick up the pieces – form a new horizon”, frase che esprime quella sensazione malinconica che pervade ogni singola nota della canzone. Il video fa vedere Robby Boebel sia inizialmente quando da giovane suonava nei Frontline, sia in chiusura, con una foto più recente, e scema nel finale con la dovuta dedica “rock in peace”. Il secondo singolo “Stand up” nasce dalla collaborazione con Paul Sabu, noto per i suoi lavori con Madonna, John Waite, Alice Cooper, Shania Twain, è la cosa si nota immediatamente; la canzone è la più radiofonica del lotto ed è un appello alla resilienza e alla determinazione al superare ostacoli o per inseguire obiettivi. Ad oggi, i singoli usciti sono tre, è l’ultimo in ordine cronologico è “City of Angels”, un pezzo che ricorda le coordinate sonore dei primi Winger.
Altre canzoni che costituiscono le fondamenta di questo esordio discografico sono la band-track (non l’unica presente) “Ray of light” in cui si elevano i cori con un retrogusto “leppardiano”, la conclusiva “How long” col lavoro di Joerg Wartmann in buona evidenza e “Best of me” che stringe idealmente la mano ai Bon Jovi del periodo di “Bounce”. Infine, come non citare la strofa che ricorda la band da cui provengono i componenti, ossia… standing on the “Frontline”.
Il “raggio di luce” luccica di quella vena malinconica che è presente in questo “Salute”, album omogeneo contenente diverse canzoni di rilievo e dove la voce di Greg Cromack spicca incontrastata.

© 2025, Giulio Burato. All rights reserved.

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