LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

73/100

Video

Pubblicità

Ellis Mano Band – Morph – Recensione

17 Febbraio 2025 Comment Samuele Mannini

genere: Rock
anno: 2025
etichetta: Spv

Tracklist:

Virtually Love 2:58
Count Me In 3:13
20 Years 4:40
For All I Care 4:20
Scars 4:33
Madness And Tears 3:27
Ballroom 4:41
Stray 4:30
Countdown To Nothing 3:54
State Of Grace 3:03
The Fight For Peace (live) 7:03

Formazione:

Lukas Bosshardt - Keys
Nico Looser - Drums
Chris Ellis - Vocals
Edis Mano - Guitars
Severin Graf - Bass

 

Intanto lasciatemi fare una polemica: io capisco che ci siano molte ragioni per contrastare la pirateria musicale e che i siti come il nostro non siano più opinion maker come lo erano le riviste del passato, ma miseriaccia boia, almeno mandateci i file mp3 a 320 kb! Soprattutto perché io i dischi che recensisco li ascolto davvero, e ascoltare mp3 a 160 kb sul mio impianto è abbastanza frustrante. Inoltre, non rende giustizia agli artisti, condizionando anche il giudizio sull’album. Io lo so che magari sono strano io, ma se le etichette preferiscono far ascoltare la musica dal telefonino, tanto vale smettere di scrivere e di gestire un sito come il nostro, che ci costa tanto tempo, fatica e fornisce zero remunerazione economica.

Esaurita la sfuriata iniziale e scusandomi con la band, che sono assolutamente convinto non sia minimamente coinvolta in questa vicenda, passiamo a parlare del disco, perché è stata una gradevole sorpresa.

La Ellis Mano Band si è formata nel 2017 e “Morph” è il loro quarto album, in uscita il 21 febbraio 2025. La band svizzera è nota per le sue esibizioni dal vivo, energiche e coinvolgenti, e ha aperto i concerti dei Deep Purple durante il tour tedesco del luglio 2024.

Musicalmente ci muoviamo in territori classic rock di matrice strettamente americana, con un’anima bluesy e cantautorale tipica degli anni ’70 e ’80, senza disdegnare, di tanto in tanto, l’inserimento di linee più psichedeliche e Hammond-oriented di derivazione purpleiana. Questi elementi rendono alcuni brani più vari e interessanti, spezzando il ritmo altrimenti un po’ troppo monocorde di certe composizioni.

A me questo disco piace soprattutto per la sua atmosfera rilassata e scorrevole, che forse oggi può risultare un po’ desueta, ma credetemi: le suggestioni che evoca sono estremamente intense e molto affini a certi miei stati d’animo. Per certi versi, lo definirei un disco terapeutico.

Vi citerò qualche canzone in ordine sparso, giusto per vedere se riesco ad accendere la vostra curiosità. “Count Me In”, per esempio, poggia su una solida base rock cantautorale e, con quel suo incipit alla Bowie, cattura subito l’attenzione. “20 Years” evoca le highway americane in mezzo al deserto, dove il tempo scorre lento, il clima è torrido e il sole brucia la pelle. La sua struttura bluesy è semplicemente spettacolare. In “For All I Care”, invece, è come se Joe Cocker si fosse messo a fare una cover dei Deep Purple: l’alternarsi tra momenti acustici ed evocativi e cavalcate psichedeliche di Hammond spezza il ritmo del brano, rendendo l’ascoltatore partecipe di un mood davvero particolare. L’ombra di ‘slowhand’ Clapton fa la sua comparsa in “Scars” cullando l’ascoltatore in tutto lo scorrere della canzone. Altri brani che vi segnalo sono la rilassatissima “Ballroom” e la divertente e old fashion opener “Virtually Love” che tratta però di tematiche attualissime. E proprio i testi sono a mio avviso un punto forte di questa band, riuscendo a mescolare atmosfere, se vogliamo, datate con tematiche assolutamente attuali.

In sostanza, se vi piace il rock/blues, vi consiglio di dare un ascolto ai brani usciti come singoli e di valutare l’acquisto. Spero che i difetti notati durante l’ascolto siano dovuti alla scarsa qualità dei file e non alla produzione. Ad orecchio, direi che è proprio così, quindi incrocio le dita e resto ottimista sulla resa finale dell’ascolto in CD.

 

 

© 2025, Samuele Mannini. All rights reserved.

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

0
Would love your thoughts, please comment.x