LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

75/100

Video

Pubblicità

Alien – When Yesterday Comes Around – Recensione

20 Febbraio 2025 5 Commenti Yuri Picasso

genere: Melodic Rock
anno: 2025
etichetta: Pride & Joy

Tracklist:

01. In The End We Fall
02. If Love Is War
03. Aming High
04. Strange Way
05. We Are Living
06. I Belong
07. I Remember
08. Signs,
09. Fall In My Arms
10. Coming Home
11. Hearts On Fire
12. When Yesterday Comes Around
13. Awareness (Outro)

Formazione:

Jim Jidhed: Vocals;
Tony Borg: Guitars;
Toby Tarrach: Drums

 

Sono passati 5 anni circa da quel ‘Into The Future’ che aveva fatto storcere il naso ai puristi dell’Aor e del Melodic Rock vista la sterzata heavy negli intenti, inaspettata e ad ogni modo non completamente riuscita da parte degli Alien. Ancora oggi guidati dalla sei corde di Tony Borg e dall’ugola pregiata di Jim Jidhed (ri-ascoltata di recente nel progetto Radioactive) e accompagnati dallo storico Toby Tarrach dietro le pelli.

La copertina richiama volontariamente e inequivocabilmente l’esordio tanto elogiato e consumato dal sottoscritto (e da ciascuno di voi). Marketing dal palese sapore di nostalgia, da comprare (o ascoltare fate voi) a scatola chiusa? La fiducia e di conseguenza l’attenzione di ascolto si nutre di una moderata speranza.
A fine airplay l’impressione marcante suggerirà che i nostri abbiano guardato molto alle origini, a ciò che ascoltavano da giovani prima di diventare professionisti, evitando di cadere e ricercare qualsivoglia trappole machiavelliche.

Partiamo con “In The End We Fall”, dannatamente convincente, con quel finale allungato e sfumato, suonato, per quanto i livelli sul mixer siano rimasti estremamente contenuti.
Il singolo d’apertura “If Love Is War” è scanzonato e contornato da melodie semplici ma di qualità, efficaci.
Richiami ai Rainbow e ai primissimi Europe sono ora e saranno ben marchiati in alcuni episodi come nel riffing di “Aming High”, alla Blackmore, un mid-tempo melodico stile vecchia scuola, discorso analogo per “Signs”; Classe a profusione nella sofisticata “Strange Way”, soffusa e notturna contornata da un senso di malinconia autunnale. Sensazione che personalmente apprezzo e che suonano coerenti con gli anni che camminano e le esperienze che si susseguono come nella delicata e crepuscolare “Coming Home”. Entrambe mi hanno riportato alla mente le migliori composizioni presenti in quel piccolo capolavoro da riscoprire intitolato ‘Full Circle’ (2003 – Jim Jidhed Solista).
“I Remember” parte da ballad pianistica per poi sconfinare in territori 70’s non così distanti dagli Abba più rock, tramite uso di cori in falsetto. Anche qui, come nella precedente “I Belong” notevole ed ispirato il lavoro chitarristico di Tony Borg, immerso nella volontà di interagire in ogni brano per renderlo più completo ed appetibile a chi non si stanca e non si stancherà mai di assoli e parti strumentali. 13 brani sono tanti, e sul finire un po’ di staticità compositiva la si avverte, senza ledere al risultato finale.

Il lavoro degli Alien è godibile e retrò, assolutamente credibile; Un ipotetico canto del cigno artistico in grado di guardare con una sana spontanea nostalgia a un passato non ancora del tutto concluso.

© 2025, Yuri Picasso. All rights reserved.

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

5
0
Would love your thoughts, please comment.x