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65/100

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Landfall – Wide Open Sky – Recensione

17 Gennaio 2025 Comment Giulio Burato

genere: Melodic Rock/Prog rock
anno: 2025
etichetta: Frontiers

Tracklist:

“Tree Of Life”
“SOS”
‘When The Curtain Falls”
“Running In Circles”
“No Tomorrow”
“A Letter To You”
“Coming Home”
“Intoxicated”
“Hourglass”
“Higher Than The Moon”
“Wide Open Sky”

Formazione:

Gui Oliver - vocals
Marcelo Gelbcke - guitars
Thiago Forbeci - bass
Felipe Souzza – drums

 

La mia prima recensione del 2025 arriva dal continente sud-americano. La band brasiliana dei Landfall, rimasta invariata nei componenti, è alla terza uscita discografica.
“Wide open sky” è in uscita il 17 gennaio con Frontiers records; ai primi ascolti noto subito la predisposizione più marcata al filone “prog” con canzoni dalle durate non tipicamente affini al melodic-rock. Tale virata di genere si era già intravista nel precedente album (link recensione) e che qui diventa un dogma evidente. L’apripista “Tree of life” dimostra subito il dinamismo sonoro della band capitanata dal frontman Gui Oliver. Altre canzoni che si fanno notare sono “No tomorrow”, la più vicina, assieme alla title-track, ai richiami AOR del precedente album “Elevate”; da segnalare anche la più moderata, quasi ballad, “A letter to you” e i virtuosismi chitarristici presenti in “Coming home” e in “Intoxicated”.
Note che ricordano i lavori dei Queensryche in “Hourglass” e la successiva “Higher Than The Moon”, canzoni che superano i cinque minuti abbondanti di durata, con una stesura prog metal molto articolata.
Non degne delle stesse note “Sos” e “When the curtains falls” che appaiono sofisticate, prolisse e che non si elevano sul resto della tracklist.
“Wide open sky” è un album da ascoltare a lungo, di difficile assimilazione, vuoi per la lunghezza dei brani, che presi tutti di un fiato fanno appesantire l’ascolto, vuoi perché manca quel tocco di melodia, presente in passato, che avrebbe giovato e dato delle sfumature diverse al lotto delle undici canzoni. I Landfall dimostrano sicuramente perizia strumentale e con questo album danno un segnale chiaro sulla strada che stanno percorrendo. Buon anno, progressivo a tutti.

© 2025, Giulio Burato. All rights reserved.

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