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Recensione Gemma Sepolta

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Gemma Sepolta

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Only Child – Only Child – Gemma Sepolta

14 Dicembre 2024 5 Commenti Samuele Mannini

genere: AOR
anno: 1988
etichetta: Rampage
ristampe:

Tracklist:

01. Just Ask
02. Always
03. I Wanna Touch
04. I Remember The Night
05. Love To The Limit
06. I Believe In You
07. Save A Place In Your Heart
08. Rebel Eyes
09. Scream Until You Like It
10. Shot Heard Around The World

Formazione:

Paul Sabu – Voce / Chitarre
Murril Maglio – Basso
Tommy Rude – Tastiere
Charles Esposito – Batteria

 

Paul Sabu è una figura quasi mitologica nell’universo dell’AOR e del melodic rock. Nel corso della sua carriera, ha collaborato con grandi nomi della musica come Paul Stanley, Sammy Hagar, Joe Lynn Turner e Blackie Lawless. Oltre a essere un musicista e cantante di talento, Sabu si è distinto come talent scout, scoprendo band come i Silent Rage e le Precious Metal, senza contare le sue numerose produzioni e il suo naturale talento nel songwriting. La sua vasta esperienza ha dato vita a capolavori indimenticabili, tra cui spicca “Only Child”, un album che fin dalla sua uscita ha mostrato le caratteristiche di un classico in divenire.

Pubblicato nel 1988, “Only Child” fu accolto con entusiasmo dalla critica e venne inserito da *Kerrang!* tra i 40 migliori album AOR di sempre, ottenendo l’eccezionale valutazione di “L”, superiore alla tradizionale scala di cinque “K” usata dalla rivista. Questo riconoscimento sottolinea il valore di un disco che cattura l’essenza del sound anni ’80, con un hard rock melodico sofisticato e accattivante, prodotto che sarebbe dovuto essere perfetto per le radio dell’epoca.

La produzione è impeccabile, con le chitarre di Sabu intrecciate magistralmente alle tastiere di Tommy Rude, creando un tappeto sonoro coinvolgente e dinamico. La sezione ritmica, composta da Murril Maglio al basso e Charles Esposito alla batteria, fornisce una base solida e potente che esalta le melodie.

La voce di Sabu è il vero punto di forza dell’album: potente, versatile e capace di modulare la sua intensità per adattarsi ad ogni brano. Con una timbrica che richiama spesso e volentieri il Coverdale più sanguigno, Sabu alterna toni aggressivi a momenti di grande dolcezza, evitando eccessi e offrendo interpretazioni equilibrate e appassionate. Questa capacità rende ogni canzone un piccolo capolavoro.

Le tracce del disco offrono una varietà stilistica accompagnata da una qualità costante. Prendiamo ad esempio “Always”, un mid-tempo elegante e trascinante, con un ritornello che si imprime nella mente fin dal primo ascolto. Proseguendo, si incontra l’energia contagiosa di “I Wanna Touch”, un vero inno AOR dove le tastiere di Tommy Rude brillano in primo piano. “I Believe in You” è un iconico esempio di AOR di alta scuola, con un sound che richiama band storiche come Journey e Foreigner. La ballata dell’album, “Save A Place In Your Heart”, è un momento di grande ed intima emozione: raffinata e intensa, è dominata dalle tastiere e dalla voce appassionata di Sabu.

“Only Child” è stato elogiato per la sua coerenza e per l’alta qualità delle composizioni. È considerato superiore persino a *Heartbreak*, il precedente album solista di Sabu. Nonostante non abbia raggiunto il successo commerciale di altri album AOR dell’epoca (anche a causa della distribuzione limitata sotto Rampage, una sottodivisione della già poco nota Rhino Records), l’album ha però conquistato il rispetto degli appassionati, guadagnandosi lo status di oggetto di culto.

Il sound dell’album richiama l’energia, la potenza e il coinvolgimento delle migliori colonne sonore dei film d’azione degli anni ’80. Considerando che Sabu ha spesso prestato il suo talento a colonne sonore di film più o meno noti, questa associazione appare perfettamente naturale.

Stiamo dunque parlando di un album imprescindibile per ogni amante dell’AOR, un capolavoro che incarna lo spirito degli anni ’80 e che, nonostante il tempo, continua a risuonare con la stessa forza e autenticità di allora.

© 2024, Samuele Mannini. All rights reserved.

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