Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
20 Dicembre 2024 Comment Francesco Donato
genere: Aor
anno: 2024
etichetta: Burning Mind
Tracklist:
1.Time Of Our Lives
2.Dangerous
3.Once In A Lifetime
4.In Another Life
5.Three Times Lucky
6.Goodbye
7.It’s Not Over (Till It’s Over)
8.All Roads Lead To London
9.Girl In My Dreams
10.I Won't Hold You Back
11.One Wild Night
12.Sting Of The Rain
13.Thank You Very Much Goodnight
14.Endless Emotions
15.Time of Our Lives (feat. Christine Corless)
Formazione:
Simon Marwood – Vocals
Juan Miguel Gomez Montant – Guitars
Andrew Burns – Bass
Deniz Lim-Sersan – Keyboards
Alex Wickham – Drums
Esce per l’italiana Art of Melody Music, una divisione di Burning Minds Music Group, il terzo album in studio dei canadesi Fatal Vision.
La band proveniente da Ottawa dopo il debutto con “Once” (2022) che rompeva un silenzio di ben 30 anni, sforna lo scorso anno il secondo album “Twice” e sulla spinta di una fervida vena compositiva torna già sulle scene con questo “Three Times Lucky”.
Che non sia un disco prodotto di fretta giusto per cavalcare il ritrovato entusiasmo lo confermano le blasonate presenze in supporto alle fasi di registrazione.
Presenze collaborative del calibro di Jeff Scott Soto (Talisman, W.E.T. e tanti altri), Paul Laine (Danger Danger e The Defiants), Joel Hoekstra (Night Ranger e Whitesnake) Harry Hesse (Harem Scarem) e tantissimi altri aggiungono esperienza e lustro ad un album che si distende per quasi un’ora e venti minuti.
Si parte spediti con l’energica e melodica “Time Of Lives”, uno dei primi singoli dell’album, un pezzo che stabilisce immediatamente le coordinate dell’album: arrangiamenti ben curati e buone linee melodiche messe a terra per lasciare il segno, tant’è che il pezzo viene anche riproposto in chiusura del disco in duetto con Christine Corless. Si prosegue sulla stessa linea con “Dangerous”, con arrangiamenti curati e un ritornello molto accattivante. “Once in A Life Time” è una delle canzoni più riuscite di questo lavoro e, non a caso, è uno dei brani scelti come singoli promozionali, mostrandoci buone melodie che affondano le radici tra Styx e la scuola di casa, ovvero quella canadese. Arriva poi il momento della dolce e delicata “Another Life”, una canzone toccante scelta come ulteriore pezzo trainante dell’album. Tra i pezzi più riusciti troviamo “Goodbye”, un brano che soddisferà pienamente gli amanti dell’AOR più sincero. Il resto del disco si sviluppa mantenendo uniformi le coordinate artistiche senza particolari slanci o cali d’intensità, ma regalando sempre un gradevole sottofondo melodico.
Per concludere, se da un lato è da premiare la cura posta nell’assemblaggio generale di questo lavoro; dall’altro, non mi convincono appieno l’eccessiva durata e la carenza di veri e propri pezzi di spicco. Inoltre, per quanto mi riguarda, la voce di Marwood non sempre riesce a infondere la giusta energia a molti dei brani presenti, ma questi sono gusti personali.
© 2024, Francesco Donato. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli