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Recensione

69/100

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Casandra’s Crossing – Garden Of Earthly Delights – Recensione

26 Ottobre 2024 1 Commento Samuele Mannini

genere: Hard Rock
anno: 2024
etichetta: Frontiers

Tracklist:

01. Stranger
02. Impatient
03. Closer To Heaven
04. Ring Me Around
05. Devastating Times
06. Waltzing Nites
07. Just Business
08. Mind Eraser
09. Run For Your Life
10. Wicked Woman
11. Kneel Before You

Formazione:

Vocals
Casandra Carson
Drums
Jordan Cannata
Guitar
George Lynch
Keyboards,Bass
Alessandro Del Vecchio

 

Che George Lynch sia diventato un creatore seriale di progetti discografici è oramai cosa arci nota, che tali e tanti progetti abbiano avuto (chi più, chi meno) rilevanza artistica è tutto un altro discorso.  Questa volta l’artista coinvolta in questa avventura è Casandra Carson, già voce nella band hard rock a stelle e strisce Paralandra, che dà addirittura il nome al progetto, segno evidente che Frontiers vuole introdurre anche sul mercato europeo questa cantante dalle innegabili doti interpretative.

Il disco musicalmente si colloca non lontano da ciò che Lynch ha recentemente offerto con i suoi The End Machine, ma a mio avviso, in determinati punti va più vicino a quello che aveva proposto nel progetto Dirty Shirley insieme al vocalist Dino Jelusick ovvero un hard blues rovente ed aggressivo, che non manca certo di attingere a piene mani agli Zeppelin ed agli Whitesnake, inacidendone però il suono e trasportandolo alle coordinate delle sonorità odierne.

Il disco parte a bomba con il singolo “Stranger” dove il buon George si autocita prendendo il riffing pari pari  dai Dokken dei tempi che furono, ma anche se si tratta di un brano di più di cinque minuti, funziona dannatamente bene. La seguente “Impatient” è un mid tempo molto articolato dove la voce di Casandra ci prende per mano guidandoci in un acido viaggio che sfocia nel torrido e onirico (magari un po’ prolisso) assolo di Lynch. Si prosegue con l’ammiccante “Closer To Heaven”  ed anche qui la vocalità della nostra protagonista la fa da padrone, facendoci canticchiare  quasi involontariamente  il ritornello. Il quarto brano è l’allegrotta e catchy “Ring Me Around” gradevole ed efficace, scorre bene seppur non lasci il segno. Eccoci poi al mio brano preferito, ovvero “Devastating Times” energico ed intenso, ma anche orecchiabile ed immediato.

Ma quindi, mi direte, se son tutte rose e fiori perché non hai dato un voto più alto? Beh perché da qui in avanti la mia soglia di attenzione comincia ad abbassarsi pericolosamente e le canzoni seguenti diventano una sorta di gradevole rumore di fondo. A partire dalla anonima e  pseudo southern “Waltzing Nites” e, seppur la seguente “Just Business”, mi rialzi un po’ il morale ricordandomi i già citati Dirty Shirley, le ultime quattro canzoni scorrono via anonime, con annessi sbadigli e voglia di skippare. Probabilmente un disco di 7 canzoni era un po’ troppo corto, ma 11 songs con più di 50 minuti di durata devono aver prosciugato eccessivamente la vena creativa dei protagonisti.

In sostanza il disco piacerà sicuramente ai fans di Lynch e ci mostra anche una Casandra Carson in splendida forma, probabilmente destinata a comparire in numerosi altri progetti Frontiers, ma temo molto che il limite sia proprio questo, sono progetti e non band… e alla lunga possono stancare…

Nota a margine per la copertina che finalmente denota una certa attenzione e gusto, cosa non certo comune al giorno d’oggi.

© 2024, Samuele Mannini. All rights reserved.

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