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Stryper – When We Were Kings – Recensione

11 Settembre 2024 1 Commento Yuri Picasso

genere: Hard Rock
anno: 2024
etichetta: Frontiers

Tracklist:

01. End Of Days
02. Unforgivable
03. When We Were Kings
04. Betrayed By Love
05. Loves Symphony
06. Trinity
07. Rhyme Of Time
08. Raptured
09. Grateful
10. Divided By Design
11. Imperfect World

Formazione:

Michael Sweet: Lead Vocals, Guitars; Oz Fox: Guitars; Perry Richardson: Bass; Robert Sweet: Drums

 

Quindicesimo disco in studio della Christian Hard Rock Band per eccellenza, gli Stryper. Indiscutibile il merito al gruppo dei fratelli Sweet di aver scovato una seconda giovinezza artistica virando il sound verso territori Metal; una sterzata decisa da 15 anni a questa parte e guidata da un Oz Fox (di questi giorni la notizia di una sua ripresa in salute da una forma tumorale al cervello, incrociamo le dita) ispirato nel macinare riff funzionali e da un Michael Sweet che non perde occasione per mostrare il proprio distacco da ogni forma di invecchiamento, vocale ed anagrafico.
Aggiungiamo la consueta sezione ritmica dinamitarda composta dal fratello Robert e dal bassista Perry Richardson.
I nostri sembrano aver inserito il pilota automatico in fase di scrittura alternando brani aggressivi a mid tempo che fanno della melodica vocale un valore aggiunto. Heavy metal ispirato e caratterizzato, anche, dalle solite lyrics positive ed evangeliche, come tradizione, ma, rispetto al solito, alternate ad alcuni episodi dal sapore malinconico (“When We Were Kings” e “Imperfect World” su tutte).

Dopo l’opener e Maideniana “End Of Days”, è il turno della coppia “Unforgivable” e della title track le quali suonano robuste, epiche e spontanee edificate tramite una struttura circolare e diretta; una bella doppietta posta in avvio, oramai trademark del gruppo californiano. “Betrayed By Love” smorza i ritmi rimanendo estranea agli stilemi di una vera ballad. Durante il nuovo corso i nostri hanno preso le distanze da lenti compiacenti e zuccherosi a la “First Love” ed “Honestly”. Nel lato B troveremo un leggero calo di ispirazione, dovuto a una conseguente e forse inevitabile ridondanza, ad ogni modo compensata da un Oz Fox davvero ispirato anche in fase solista. Degne di menzione “Raptured”, “Divided By Design” e il rock scanzonato di “Grateful”.

Siamo dinanzi a un gruppo che ha avuto nella prima decade della propria esistenza indubbi meriti nel diffondere il metal e il rock in comunità ove sembrava irraggiungibile e dal 2005 ha ripreso in mano il proprio destino artistico mostrando coerenza ed integrità, unite a capacità tecniche fuori dal comune.
Una formula stilistica quasi meccanica non indebolisce, ad oggi, l’imprinting Heavy e l‘attitudine di scrivere brani incisivi e sopra la media di act ben più giovani.

© 2024, Yuri Picasso. All rights reserved.

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