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Recensione

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Steelcity – Reverence – Recensione

20 Settembre 2024 Comment Alberto Rozza

genere: Hard Rock
anno: 2024
etichetta: Frontiers

Tracklist:

I Ain’t Dreamin’ Bout You
Hammer’s Fallin’
No Angel
Dizzy
Walk Away
B.A.N.K.
Midnight Dancer
Broken
Losing Control
Blinded
The Journey

Formazione:

Roy Cathey - Lead Vocals

Jason Cornwell - Bass

Anthony White - Drums

Tony Stahl - Keyboards

Mike Floros - Guitars

Contatti:

Sito: https://www.idoraentertainment.com/

Facebook: https://www.facebook.com/SteelCityUSA/

 

Per gli amanti dell’hard rock a stelle e strisce, in uscita il nuovo lavoro degli Steelcity, dal sapore nostalgico e caratteristico.

Partenza lanciata con “ I Ain’t Dreamin’ Bout You”, corale e tambureggiante, dalla grandissima carica, che subito ci immerge perfettamente nell’atmosfera musicale degli Steelcity. “Hammer’s Fallin’” presenta una ritmica tosta, pregevole nella dinamica, di grandissimo impatto. Suadente e tagliente, “No Angel” ci riporta agli anni d’oro dell’hard rock, facendoci scoprire le molteplici influenze passate della band. “Dizzy” si orienta sugli stessi piani dei precedenti brani, con una verve interessante e ritmiche serrate e sempre ben cadenzate. Non particolarmente intrigante scorre rapidamente “Walk Away”, canonica per struttura e suggestioni, lasciando presto spazio a “B.A.N.K.”, anch’essa poco convincente come la precedente. “Midnight Dancer” svolta totalmente: grandissima ritmica, parti soliste accattivanti e impatto devastante, che la porta ad essere la vera sorpresa dell’album. Atmosfere cupe e spietate sulle note di “Broken”, non particolarmente vivace e convincente, al contrario della dinamicissima “Losing Control”, molto coinvolgente e ben eseguita. “Blinded” presenta tutte le caratteristiche di un brano hard ‘n’ heavy, facendosi apprezzare appunto per questo suo gusto nostalgico. Concludiamo l’ascolto con “The Journey”, una ballata soave che ci porta a terminare un album tutto sommato ben pensato ed eseguito, nonostante alcuni brani siano assolutamente ordinari, forse troppo legati a un canone da cui spesso si fatica a sganciarsi.

© 2024, Alberto Rozza. All rights reserved.

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