LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

75/100

Video

Pubblicità

Find Me – Nightbound – Recensione

13 Settembre 2024 6 Commenti Paolo Paganini

genere: Aor
anno: 2024
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Never Be Alone
2. I See You In Everyone
3. Can't Wait Here Anymore
4. Distant Lovers
5. Nightbound
6. Love Always Finds A Way
7. Speechless
8. Walk Through The Fire
9. Said And Done
10. Savage Blue
11. The Time Has Come

Formazione:

Robbie LaBlanc – Voce e Cori
Andi Kravljaca – Chitarra solista, chitarra acustica
Jonny Trobro - Basso
Rolf Pilotti - Piano e organo
Daniel Flores – Tastiere, cori e batteria
Fernando Brito - Percussioni

 

Leggendo il corposo curriculum di Robbie LeBlanc non si può non notare come i Find Me ricoprano un ruolo molto importante nella sua lunga carriera. Affiancato come sempre del fedelissimo Daniel Flores i “ragazzi” danno alla luce un album di fresco AOR a tinte westcoastiane, probabilmente il migliore della loro discografia. A fare da apripista troviamo il singolo di lancio Never Be Alone, un brano dal ritmo sostenuto ma pieno zeppo di melodia sulla quale la voce potente e pulita di Robbie si adatta alla perfezione. Di tutto rispetto anche il lavoro chitarristico affidato ad Andi Kravljaca e la sezione ritmica guidata da Flores e Trobro.

Con I See You In Everyone si inaugura una serie ininterrotta di canzoni dal refrain di facile presa che ci porteranno fino alla fine dell’album senza mai avvertire un vero e proprio calo. Questa caratteristica però risulta alla fine anche il punto debole del disco. I brani sembrano troppo uguali tra di loro con la voce di Robbie che si appoggia sempre comodamente sullo stesso registro per cui ad ogni traccia ti viene da pensare: “ma non l’ho già sentita prima?” Manca sicuramente una potenziale hit d’altri tempi o una ballatona di qualità che ci faccia saltare sulla sedia e che stemperi l’uniformità delle undici tracce che, alla alla lunga, potrebbero altrimenti un po’ annoiare.

Complessivamente possiamo comunque dire che Nightbound sia un onesto disco di AOR, fatto con sapienza e mestiere, da ascoltare piacevolmente in macchina senza troppe pretese, magari nel tragitto che ci porta da casa al lavoro, per cominciare bene la giornata.

 

© 2024, Paolo Paganini. All rights reserved.

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

6
0
Would love your thoughts, please comment.x