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06 Agosto 2024 2 Commenti Denis Abello
genere: Heavy Metal
anno: 2024
etichetta: Steamhammer Records
Tracklist:
01. The Resurrection (Intro)
02. Forever Strong
03. Guardian Angel
04. Immigrant Song
05. Darkest Hour
06. Ankhaia
07. Hell’s on Fire
08. Crying in Pain
09. Right on Track
10. Taken by Storm
Formazione:
Axel Rudi Pell - Chitarra
Johnny Gioeli - Voce
Ferdy Doernberg - Tastiere
Volker Krawczak - Basso
Bobby Rondinelli - Batteria
Gli Axel Rudi Pell arrivano al ventiduesimo disco dal 1989 ad oggi, con un incremento notevole delle uscite negli ultimi anni. Incremento che diciamolo non è stato seguito di pari passo dalla qualità.
Con questo non voglio dire che gli album che portano il marchio del teutonico chitarrista siano brutti, ma semplicemente che suonano ormai tutti assolutamente identici.
A livello compositivo si nota un appiattimento nelle ultime uscite che fa si che i nuovi brani ormai difficilmente riescono a far breccia nelle orecchie degli ascoltatori. Così questo Risen Symbol si mescola con poca anfasi alle precedenti uscite Sign Of The Times e Lost XXIII.
Salva il tutto la caratura elevata della band con lo stile inconfondibile del suo “front guitarist” Axel Rudi Pell a cui si aggiunge la voce di Johnny Gioeli che riesce immancabilmente a deliziare i padiglioni auricolari dell’ascoltatore.
Purtroppo quello che salta subito all’orecchio dell’ascoltatore di lunga data è il generale senso di noia che i brani si lasciano alle spalle. Stesse ritmiche, stesse melodie e quasi stesse scalette che ormai da troppi album si ripetono in successione. Tralasciando l’intro, la successiva Forever Strong non è altro che la solita cavalcata tirata con il solito riff alla Rudi Pell che si salva per la doppia cassa di Rondinelli!
Da qui pochi sussulti più che altro regalati dalla bella voce di Gioeli come in Darkest Hour.
Ultimo appunto per la versione “Pell” di un classico dei Led Zeppelin come Immigrant Song. Pezzo ceh viene qui oltremodo diluito con una prestazione alla chitarra buona ma tutt’altro che ispirata. Al solito salva tutto la voce di Gioeli, ma il paragone con l’originale è meglio lasciarlo da parte.
Poche idee a cui spesso è la sola voce di Gioeli a mettere una pezza. In più si aggiunge una prova del nostro guitar wizard che sembra stia diventanto sempre più scolastica e meno ispirata! Consigliato solo ai Die Hard Fans!
© 2024, Denis Abello. All rights reserved.
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