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Kissin’ Dynamite – Back With A Bang – Recensione

12 Luglio 2024 5 Commenti Vittorio Mortara

genere: Hard Rock
anno: 2024
etichetta: Napalm Records

Tracklist:

Back With A Bang
My Monster
Raise Your Glass
Queen Of The Night
The Devil Is A Woman
The Best Is Yet To Come
I Do It My Way
More Is More
Iconic
Learn To Fly
When The Lights Go Out
Not A Wise Man

Formazione:

Hannes Braun - Voce

Ande Braun - Chitarre

Jim Müller - Chitarre

Steffen Haile - Basso

Sebastian Berg – Batteria

 

Tornano dopo un paio d’anni i teutonici “Kissin’ Dynamite” con il nuovo platter “Back with a bang”. E tenere fede ad un titolo simile non è sicuramente un’impresa facile, vista la bontà del precedente “Not the end of the road”, sintesi di capacità compositiva ed esecutiva ed attitudine tamarra. La formazione è sempre quella, solida e rodata da centinaia di date in tour per tutta Europa. Amatissimi in patria e fuori, attivissimi sui social, Hannes e compagni sapranno regalarci un’alta ora di vitale adrenalina metallica?

Beh, a giudicare dal trittico iniziale costituito dalla title track e dai due singoli “My monster” e “Raise your glasses”, il bang c’è, eccome! Canzoni costruite con lo specifico intento di stamparsi in testa, provocando un’alluvione di endorfine lungo  il sistema nervoso del fortunato ascoltatore che si ritrova a reimbracciare l’air guitar e ad urlare a squarciagola anthemici ritornelli fino ad esaurire la voce. Il riff di tastiere di “Queen of the night” non vi fa venire in mente il primo Bon Jovi? E quel coro così Desmond Child? Ah ne volete ancora? Allora beccatevi il mid tempo teutonico di “The devili s a woman” sfociare in un refreain che Vic Pepe e Jack Ponti non avrebbero saputo scrivere meglio per un qualsiasi album dei Baton Rouge. “The best is yet to come” si rifà alla versione più edulcorata dei connazionali Axxis e subito dopo i ragazzi alzano il piede dall’acceleratore per dare vita ad una canzone decisamente pop anni 90 come “I do it my way” assolutamente godibile. Torna la tradizione del german melodic metal su “More is more” mentre “Iconic” si allontana dai consueti lidi ma senza una direzione precisa, risultando meno immediata così come “Learn to fly” non fa impazzire e sa un po’ troppo di già sentito. Il piedino parte da solo per tenere il ritmo della ballonzolante “When the lights go out”, che torna a coinvolgere grandi e piccini. E si termina con la ballad “Not a wise man”, carente a livello di romanticismo ma, giustamente, votata ad essere cantata intorno ad un falò su qualche spiaggia della costa anseatica.

I Kissin’ Dynamite rimangono una certezza. Massicci e quadrati, da bravi panzer tedeschi, compongono canzoni semplici ma senza una nota fuori posto. Ritornelli urlati in faccia agli ascoltatori , impossibili da ignorare. Produzione assolutamente degna. Concerti su concerti a promuovere i propri dischi. Insomma, una band d’altri tempi. Se proprio vogliamo muover loro una critica, possiamo fare riferimento ad una varietà stilistica non proprio spinta e ad un paio di canzoncine sottotono nella seconda parte dell’album… Ma, scusate, le canzoni di Child o di Ponti/Pepe non ricalcavano tutte lo stesso vincente schema? Eppure a noi vecchi melodic rockers piacevano tutte! E allora tanto di cappello ai ragazzi che hanno sicuramente fatto tesoro della lezione dei maestri. Ascoltatevi spensieratamente “Back with a bang” e godetevi uno dei migliori dischi fin qui usciti in questo 2024!

© 2024, Vittorio Mortara. All rights reserved.

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