LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

66/100

Video

Pubblicità

Newman – Colour In Sound – Recensione

30 Maggio 2024 2 Commenti Giulio Burato

genere: AOR / MELODIC ROCK
anno: 2024
etichetta: AOR Blvd Records

Tracklist:

Godspeed
In Euphoria
Wake Of The Wanderlust
Afterglow
Colour In Sound
Cascaded
Games
Can't Stop Falling
Who Holds You
War Against The Mind
Line Of Fire

Formazione:

Steve Newman (voce, chitarre, tastiere)

Rob McEwen (batteria)

Ospiti:

Ben Green (basso)

 

Il quattordicesimo album dei Newman, alla cadenza media di un’uscita discografica ogni due anni, si presenta con un art-work che raffigura una cassa che esplode dei vivaci colori. La calda voce di Steve, pluristrumentista britannico, si avvale della collaborazione di Rob McEwen e di Ben Green.

Analizzando questo “Colour in sound” posso affermare che è stato dato rilievo alla produzione e, nel particolare, allo spazio dato ai sintetizzatori in stile anni’80 (basta fare skip immediato sulla futuristica “Games” o sulla sofisticata title-track) che rendono inedito l’album rispetto ad altre antecedenti uscite.

Il singolo “Godspeed” è un bel biglietto apripista, canzone dalle linee musicali che trasudano di passato ma che evolvono con qualche distinto tocco synth. Altra canzone da gustare e la successiva “In euphoria” con un refrain ben studiato, fuori dalle strutture convenzionali, e con innesti di keys ben assestati. Sulla stessa falsa riga anche “Cascaded”, più soffusa nei versi per poi aprirsi verso il ritornello.

“Wake of the wanderlust”, “War Against The Mind “e “Can’t stop falling” risultano più canoniche e vicine ad un Newman passato.

Semplice ma ottimamente interpretato il lento “Who holds you”.

“Colour in sound” è un album amabile; non farà gridare al miracolo, ma si apprezza per quei tocchi di originalità presenti nella sua struttura, presi a campione nella canzone che manca all’appello, ossia “Afterglow”.

© 2024, Giulio Burato. All rights reserved.

Print Friendly, PDF & Email

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

2
0
Would love your thoughts, please comment.x