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27 Dicembre 2023 15 Commenti Redazione MelodicRock.it
E come tutti gli anni cerchiamo di continuare la tradizione di condensare in 10 dischi un anno di musica e nonostante numericamente sia stato un anno ricco di uscite, ad occhio sembra che la qualità media sia tutto sommato in lieve discesa rispetto agli anni precedenti, eppure ci sono stati dischi di valore assoluto ed anche nuovi nomi interessanti che si sono affacciati alla ribalta. Eccovi dunque un sunto dei nostri recensori liberi di esprimere in forme diverse il loro punti di vista… vediamo se sarete d’accordo con noi…
La redazione di MelodicRock.it
Samuele Mannini:
Chi legge le mie recensioni oramai dovrebbe aver capito che il mio gusto ondeggia spesso verso le derive più prog del rock/hard rock melodico ed ovviamente i dischi che prediligo spesso hanno questo tipo di influenza sonora, perché al di là dei vari gruppi clone quello che mi intriga di più è la passione e la voglia di inventare e trasmettere qualcosa. Anche quest’anno qualcosa di buono si è visto, vediamo se la mia lista vi incuriosisce…
Denis Abello:
Una cosa ormai è chiara dal mio punto di vista, sono in un periodo di stanca da “progetti” studiati a tavolino che ormai viaggiano a mio parere senza anima e definizione.
Così nella mia classifica personale, che come al solito ricalca quelli che sono stati gli album che più ho ascoltato durante l’anno, ritrovo praticamente solo band o artisti con una propria identità definita, unica eccezione per gli Heroes & Monsters che però portano con se un’alchimia da band che va oltre il semplice progetto.
Da qui troviamo poi qualche “vecchio” volpone che non tradisce (Ronnie Atkins, Secret, Edge of Forever, Perfect View, Mitch Malloy), qualche conferma in anni recenti (Stardust, Degreed, Creye, Care of Night) ed una serie di band e artisti relativamente freschi (Boys From Heaven, Steve Emm, Lebrock, Martin Miller) che in tutto salvano baracca e burattini.
In chiusura menzione per due EP che meritano un ascolto, il sinth pop/rock dei Lebrock e l’eccezionale colpo da maestro regalato da Martin Miller!
Altri Album meritevoli dell’anno:
Streetlight – Ignition
Mitch Malloy – The Last Song
Heroes And Monsters – Heroes And Monsters
Steve Emm – Dangerous Goods
Care of Night – Reconnected
Martin Miller – Maze Of My Mind (EP)
Lebrock – Gone (EP)
Giorgio Barbieri:
E’ stata un’annata un po’ sottotono rispetto a quella precedente, ma tutto sommato sono riuscito a trovare delle ottime cose anche quest’anno e anche se alcuni album che ho inserito in questa top ten non sono passati sotto alle mie spazzole, non posso fare a meno di citarli perché lo meritano. Di un’inezia sono rimasti fuori gli Extreme, comunque i grandi nomi ci sono, assieme a realtà meno prominenti, ma non per questo meno interessanti, quali Blindstone, Visione Inversa, Bad Touch e gli stupendi Perfect View. Sperando che il 2024 ci porti un po’ più di vigore, vi esorto a fare vostro il “mio” motto, Open minds will dominate!
Alberto Rozza:
Barbabas Sky: Vera sorpresa dell’anno: un album che non stanca mai.
Vambo: Non ci avrei scommesso, ma oggettivamente un grande album.
Star Gazer: Album chiaro, deciso e maturo.
Fifth Note: Ultimo ascolto del 2023, ultima sorpresa del 2023.
Mats Karlsson: Album maturo con alcuni spunti originali, ottimo ascolto estivo.
Sergeant Steel: Ascolto leggero e piacevole, non poteva mancare nella top 10 del 2023.
Paul Gilbert: Paul Gilbert che reinterpreta i brani di Dio: non c’è nulla da aggiungere.
Joel Hoekstra’s 13: Lavoro ben inquadrato nel genere hard rock, adatto per gli amanti del chitarrismo.
Czakan: Non eccezionalmente originale, ma pestato e tosto quanto basta per piacere.
Arctic Rain: Chiudo con un album di buonissima fattura e dai suoni eleganti.
Yuri Picasso:
365 giorni Spesi ad ascoltare musica, in circostanze e situazioni diverse. Classici dal passato, lost gems di proprietà sepolte nei ricordi e ancora improbabili ma possibili nuove ri(scoperte).
Come tutti voi amici lettori abbiamo dedicato tempo di ascolto alle annuali uscite discografiche, crogiolandoci il giusto in tempi che mai torneranno. Personalmente ritengo il 2023 similare al 2022, laddove i vecchi leoni del rock (Winger, Lukater, Vandeberg, Overland) riescono a prevalere rispetto i debutti e generalmente le nuove leve, queste ultime desiderose di primeggiare ma carenti nella riuscita di tali intenti. Manca oggi più che mai la figura del produttore esperto, al fine di renderizzare al meglio il risultato finale. Lo sappiamo, il mercato discografico è stato stravolto, nulla tornerà come prima.
Ad ogni modo, ecco dieci titoli da comprare, ascoltare, e riascoltare in futuro, in ordine assolutamente casuale:
Giulio Burato:
Anno 2023, tante, tantissime uscite ma nella realtà dei fatti quante ne ricorderemo?
A pelle, poche, ed io, scremando e scremando ancora, ho selezionato la decina di album che spero di portarmi appresso negli anni.
Le metto in ordine di preferenza personale.
1) Extreme – Six: album che mi ha spiazzato e che mi ha preso, da subito, un sacco per potenza e varietà di idee (peccato che ho mancato il concerto a Milano) e poi con una copertina del genere, non posso che assecondare il gorilla incazzato! 2) Tempt – Tempt: sorpresona dell’anno? a mio avviso, sì. L’omonimo album della band americana sprizza freschezza musicale. Contagioso! 3) Heroes and Monsters S/N: non gli davo molto credito a inizio 2023 finché non ho assaporato la band dal vivo (a Desenzano del Garda). Potente e fatto da dei veri artisti. 4) Bad Touch – Bittersweet Satisfaction: uscito a fine anno e ascoltato pochissimo ma ragazzi, che qualità! un hard blues con i fiocchi (di Natale). 5) The Struts – Pretty Vicious: a pari merito dei Bad Touch, pure questo album è uscito da poche settimane, più pop-oriented, ma di valore assoluto. 6) Degreed – Public Address: poco conosciuti e soprattutto poco pubblicizzati (seppure con già diversi album in cascina) ma originali e con molte frecce al loro arco. 7) Winger – Seven: un album intitolato Seven in quale posizione poteva piazzarsi? nella mia classifica personale do “un ben tornati Winger” con questo album solido, magai senza il pugno da ko, ma fatto con sagacia. 8) Nitrate – Feel the heat: l’avvento dei fratelli Martin ha reso molto “VEGAna” la proposta melodica dei Nitrate; con l’ugola Strandell, questo album si sposa alla perfezione con l’idea per cui nacque il nostro sito. Diverse canzoni ad alto contenuto melodico. 9) Boys from Heaven – The Descendant: particolari e fuori dalla monotonia delle ripetitive uscite in ambito melodic rock. Semplicemente bravi ed interessanti. 10) Roxanne – Stereo Typical: classe innata per questa band, “Stereo Typical” è un bell’album, seppure non al livello del precedente “Radio Silence”.
NB non lo dovrei scrivere, a rischio di essere cacciato dal sito 😊, ma vorrei fare un plauso a due uscite discografiche che, per motivi molto diversi tra loro, mi hanno comunque sorpreso e che apprezzo all’ascolto. Gli album in questione sono quelli dei Rolling Stones (pop-rock supremo) e Blink 182 (ricordi di infanzia). Aiuto!
Lorenzo Pietra:
In un anno sicuramente particolare come il 2023 che non ha visto molte vette artistiche, qualche nome nuovo si fa comunque largo nel sempre affollato mondo del rock melodico ed affini, vediamo in sintesi cosa mi ha più esaltato in questa annata musicale:
Paolo Paganini:
Come da tradizione anche quest’anno arriva l’immancabile e attesissimo (?!?!) (molto attesissimo! 🙂 NdR) appuntamento con la top ten dei redattori di Melodicrock. Un anno che si è rivelato complessivamente ricco di buone uscite anche se magari è mancato il disco che svetta su tutti gli altri con il movimento scandinavo particolarmente attivo (come accade ormai da qualche anno a questa parte) e che troverete inevitabilmente anche nella mia lista tra i dominatori del 2023.
1) DEGREED – Public Address Credo che parlare di sorpresa per questa band sia ormai fuori luogo. I ragazzi hanno già al loro attivo 7 dischi e quest’album segna la loro definitiva consacrazione. 2) NITRATE – Feel The Heat Una vera sorpresa per il sottoscritto. Una band che avevo fino ad oggi sottovalutato ma che complice un lotto di canzoni molto radio friendly ha fatto breccia nel mio cuore 3) CREYE – Weightless Mi aspettavo molto da questo nuovo lavoro ed ero convinto che si sarebbe piazzato facilmente in vetta alle mie preferenze. Il disco è ottimo ma i precedenti erano più diretti. Il podio comunque non glielo toglie nessuno. 4) DGM – Life Ai piedi del podio ma non per questo molto distanti dalla vetta gli italianissimi DGM con un album di prog rock immediato e orecchiabilissimo. Anche loro ormai una garanzia. 5) BLACK STONE CHERRY – Screamin’ At The Sky Anche in questo caso una prova del valore assoluto di questa band dal tipico sapore Southern Rock divenuti ormai un caposaldo nel panorama alternative, post grunge o come volete definirlo. 6) OVERLAND – S.I.X. E anche questa volta il buon Steve non delude i fan dell’AOR made in U.K. Un disco di gran classe che punta tutto o quasi sulla superba voce del singer inglese. 7) H.E.A.T. – Extra Force In attesa di un vero e proprio nuovo lavoro gli H.E.A.T. scaldano i propri fan con due inediti che valgono da soli la settima posizione in classifica. Se le basi del prossimo disco sono queste credo che ne vedremo… oops sentiremo delle belle. 8) ART NATION – Inception Il nuovo prezzemolino del melodic rock Alexander Strandel piazza un altro colpo con la band che più lo rappresenta e che gli ha dato notorietà. 9) PERFECT VIEW – Bushido Un’altra band italiana (e per di più emiliana) in questa speciale classifica segno che anche dalle nostre parti si fa ottima musica. Un progetto ambizioso e ben riuscito questo concept album accolto favorevolmente dalla critica internazionale. 10) FIRST SIGNAL – Face Your Fears In attesa di deliziarci con la band madre (Harem Scarem) il prolifico Harry Hess ci intrattiene con il proprio side project First Signal finalmente all’altezza dopo i non proprio convincenti lavori precedenti.
Vittorio Mortara:
Per questo 2023 innanzitutto un plauso ai nostri Perfect View che con Bushido hanno dimostrato ancora una volta quanto poco abbiano da invidiare ai colleghi nordeuropei. Grazie anche ai Boys From Heaven per averci deliziato con splendide melodie pop/Aor. Ed ai Roxanne per averci portato ancora una volta a spasso per il Sunset Boulevard a bordo di una cabriolet. Un bravo anche a Standrell: nei Nitrate dei fratelli Martin pare aver trovato finalmente la dimensione ideale per le sue doti canore. La bandiera dei tamarri faciloni sventola anche quest’anno grazie ai nuovi Midnite City e The Defiants, una certezza assoluta in materia. Menzione d’onore per i modernisti americani Tempt, per il coraggioso ritorno degli Extreme e per la bella conferma dei canonici Stardust. Infine, ragazzi, un ringraziamento a Hugo Valenti che ha completato la sua metamorfosi musicale e fisica in Steve Perry con un album tributo di canzoni originali. Buon anno a tutti, melodicrockers! E che il 2024 ci porti un nuovo disco degli Stage Dolls!!!!
Francesco Donato:
Non sarà certamente ricordato come un anno cruciale per il nostro genere questo 2023 che volge al termine, anno non di certo avaro di uscite (tra novità, superband e vecchi e graditi ritorni) ma pochissimi album sono riusciti a regalarmi emozioni da “ascolto imperdibile”.
1 – TEN Something Wicked This Way Comes Tra le conferme di quest’anno ci sono sempre loro. Album che non toglie e non aggiunge nulla alle aspettative, ma la classe e la maestria nel manipolare splendide melodie resta immutata, regalandoci un album che si lascia ascoltare dall’inizio alla fine con estremo piacere. 2 – WINGER Seven A distanza di quasi dieci anni tornano loro e anche per loro un album dove la classe fa da padrona. Soddifazione che cresce ascolto dopo ascolto. 3- STREETLIGHT Ignition Sono loro la vera sorpresa dell’anno in merito a nuove leve del genere. Un album che nonostante le numerose influenze suona fresco e con melodie altamente appiccicose. 4 – NITRATE Feel The Heat Band cresciuta tantissimo nell’arco di 4 album, con questo lavoro sicuramente piantano una bella bandierina tra le top band degli ultimi anni. 5- EXTREME Rise Anche qui poco da dire in merito alle referenze, album piacevole e granitico che si eleva rispetto a tutto quello che di simile è uscito durante l’anno. Una solida conferma gli Extreme. 6 – HEROES & MONSTERS Heroes & Monsters Non amo alla follia i progetti nati a tavolino, ma qui si va oltre con tre grandi veterani del rock che realizzano un album ruvido ma estremamente elegante. 7 – THE DEFIANTS Drive Terzo lavoro per la band del buon Paul Laine, e anche in questo caso nulla, si toglie nulla si aggiunge. Ma per chi ama atmosfere sonore alla Danger Danger questo è certamente un album altamente meritevole. 8 – OVERLAND S.I.X. Torna anche Steve Overland e qui la menzione in top sarebbe quasi d’ufficio. Per quanto mi riguarda uno degli album più interessanti di questo progetto! 9 – ECLIPSE Megalomanium Forse ci si aspettava il podio dagli svedesi, lo ammetto, ma pur essendo un album interessante, questo Megalomanium non mi ha regalato emozioni equiparabili ai precedenti lavoti. 10 – EXXOCET Dagger Constellations Sono stato indeciso fino alla fine se inserire i veterani L.A. Guns o i cileni Exxocet. Alla fine messo ai bordi della valutazione il cuore, il disco degli Exxocet prende di slancio il sopravvento con ottimi pezzi, un sound granitico e una produzione veramente importante.
Fuori classifica,ma di un pelo, voglio menzionare i THE STRUTS ed il loro Pretty Vicious, che si confermano una realtà da seguire con attenzione. Pezzi che si inchiodano in testa al primo ascolto favoriti da un sound che invita a sbattere il piedino.
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