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Recensione

70/100

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Temple Balls – Avalanche – recensione

07 Novembre 2023 6 Commenti Vittorio Mortara

genere: Hard Rock
anno: 2023
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

1. All Night Long
2. Trap
3. Lonely Stranger
4. Stand Up And Fight
5. Prisoner In Time
6. Strike Like A Cobra
7. No Reason
8. Northern Lion
9. Dead Weight
10. Stone Cold Bones
11. Avalanche

Formazione:

Arde Teronen - Voce
Jiri Paavonaho - Chitarra
Niko Vuorela - Chitarra
Jimi Välikangas - Basso
Antti Hissa - Batteria

 

Un paio d’anni fa l’ascolto di “Pyromide” mi aveva letteralmente elettrizzato. Un disco tutto grinta e tamarritudine che provocava scariche continue di adrenalina al malcapitato ascoltatore. Una sorta di Firehouse sound ipervitaminizzato. Quindi da questo nuovo lavoro mi aspettavo la consacrazione dei cinque finnici all’olimpo di un genere ad oggi fin troppo trascurato. E invece mi trovo tra le mani un lavoro interlocutorio. Come se i ragazzi non sapessero esattamente che direzione prendere.
I germi dell’album precedente si possono ancora ritrovare in pezzi come l’iniziale “All night long”, nella funky “No reason”, in “Strike like a cobra” dal testo tutto da scoprire, e nella speedy “Nothern lion”. Però il flusso di emozioni forti si riduce non di poco quando i nostri virano verso un sound vagamente power, influenzato si dai maestri Accept, ma anche (purtroppo) da certi new acts, tipo Crowne, che fanno scivolare il tutto nello stucchevole e noiosetto. E allora su “Trap” aleggia un po’ troppo lo spirito di Standrell, “Lonely stranger” somiglia a centinaia di altri pezzi, “Stand up and fight” e “Prisioner in time” sono troppo epiche per i miei gusti (e per quanto mi aspettavo dai nostri). Non male “Dead weight” ed anche le prove tecniche di semi ballad a nome “Stone cold bones”. Poco azzeccata infine la chiusura affidata all’anonima title track.
E’ vero che speravo molto in questo disco, ma i passi indietro rispetto al suo predecessore sono evidenti ed individuabili da chiunque li ascolti entrambi. Peccato, perché per chi scrive i ragazzi hanno le carte giuste per piazzarsi tra le stelle. Al giorno d’oggi le occasioni di legittimazione sono rare e ancor più di rado si ripresentano… Speriamo che i Temple Balls non abbiano perso l’ultimo treno…

© 2023, Vittorio Mortara. All rights reserved.

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