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16 Novembre 2023 1 Commento Alberto Rozza
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2023
etichetta: Lions Pride
Tracklist:
1. Harder, Faster
2. Fighters, Dreamers!
3. The World Beyond Your Eyes
4. Where Are You Now
5. From This Moment On
6. Led By Love
7. The Poor Of The Earth Unite
8. Doubts
9. Beyond The Dreams
10. This Love
Formazione:
Nilver Pérez - Keyboards & Programming, Backing Vocals
Renato Costa - Lead Vocals, Backing Vocals
Ospiti:
Toni Amboaje - Lead & Backing Vocals (Track 6)
Marc Quee - Lead & Backing Vocals (Track 7)
Niko Delgado - Guitars (Tracks 1, 4, 5, 6, 9, 10)
Juanma García - Guitars (Track 2)
Charly García - Guitars (Track 3)
Ignacio Ruiz - Guitars (Tracks 7, 8)
J.P. Roxx - Guitars (Track 9)
Chris García - Guitars (Track 9)
Nick Hogg - Bass (Track 1)
Sam Delgado - Bass (Track 2)
Pedro García - Bass (Track 3)
Olgher Avila - Bass (Track 4)
Ignacio Ruiz - Bass (Track 5)
Ken Sandin - Bass (Track 6)
Rogelio Pitalua - Bass (Track 7)
Anderson Sherman - Bass (Tracks 8, 9)
Joseph Urbano - Bass (Track 10)
Gabriel Seri - Drums (Tracks 1, 2, 3, 4, 5, 6, 10)
Saulo Estopinian - Drums (Tracks 7, 8)
Mauricio Maldonado - Drums (Track 9)
Faty Kely - Backing Vocals (Track 7)
Un’ altra uscita sudamericana, stavolta per Lions Pride Music: ecco i peruviani Revlin Project, capitanati dal poliedrico Nilver Perez, che propongono un rock melodico/AOR di stampo molto statunitense.
Partiamo con “Harder, Faster”, molto canonica ma comunque di grande impatto, soprattutto nella verve del ritornello e nell’uso dell’effettistica. Passiamo a “Fighters, Dreamers!”, intensa e contemplativa, classica cavalcata dalla voce poderosa, che sfocia in “World Beyond Your Eyes”, che non si discosta molto, anzi, si mantiene sulla stessa lunghezza d’onda, dove risaltano ottimi fraseggi chitarristici. Ci addolciamo con “Where Are You Now”, che come da tradizione ci porta nel genere lentone: stilemi ben conosciuti, intenzione molto ben definita, per un pezzo classico della cultura hard rock. “From This Moment On” presenta suoni non propriamente coinvolgenti, come del resto il brano, che si presenta un po’ scarico e non proprio originale. Saliamo lievemente di intensità con “Led By Love”, dal ritornello particolare, dall’ottimo intreccio vocale, che non supera di molto la media qualitativa del lavoro. Grande messaggio con “The Poor Of The Earth Unite”, grintosa e quadrata, non brilla nel suo complesso, e si dirige velocemente verso la successiva “Doubts”, tagliente e martellante, ma che non esce dallo schema classico del genere. Elementi elettronici ci introducono in nella title track “Beyond The Dreams”, spaziale ed eterea, curata e fresca, una sorpresa all’interno di questo album non proprio sorprendente. Concluso l’ascolto della sdolcinata “This Love”, tiriamo le somme su questo lavoro, che certamente pecca talvolta di originalità ed in alcuni casi nella cura dei suoni: ma si sa, i dettagli fanno la differenza ed in questo caso si poteva probabilmente fare qualcosa di meglio per confezionare il prodotto.
© 2023, Alberto Rozza. All rights reserved.
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