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10 Luglio 2023 9 Commenti Samuele Mannini
genere: Hard Rock
anno: 1992
etichetta: Bmg/Rca
ristampe:
Tracklist:
Anything At All 4:00
Mission Of Love 3:40
Nobody Wins In This War 4:15
Over The Water 4:38
Problem Child 4:20
Stranded In The Middle Of Nowhere 3:50
Music Box 0:20
Cowboy And The Ballerina 3:53
Our Love Never Die 5:00
Forever 4:28
Mirror Mirror 4:40
Formazione:
Bass – Hugh McDonald
Drums – Mickey Curry
Electric Guitar – Kevin Dukes, Michael Thompson, Mitch Malloy
Guitar [Solos] – Michael Thompson
Keyboards – Jai Wilding (tracce: 1 to 3), Jeffery (C.J.) Vanston
Lead Vocals – Mitch Malloy
Saxophone – Daniel Higgins, Larry Williams
Trumpet – Gary Grant, Jerry Hey
Era il 1992 quando il biondissimo e lungocrinito Mitch Malloy dava alle stampe il suo omonimo debutto e vista la potenza di fuoco messa a disposizione dalla rca/bmg, nessuno si sarebbe immaginato che, da li a poco, questo genere sarebbe finito in un sottobosco dedicato agli aficionados duri e puri. Basta comunque dare una occhiata alla lista dei credits per capire che le cose non erano certamente fatte a risparmio ed a quei tempi, quando le etichette schieravano personaggi quali: Michael Thompson, Jeffery (C.J.) Vanston ed il produttore Arthur Payson, difficilmente sbagliavano il colpo.
Infatti, questo disco è tecnicamente perfetto e sforna potenziali hit a raffica. Anything At All per esempio, è una opener coi fiocchi e qualcuno seppur più blasonato avrebbe fatto carte false per una canzone così ariosa e spensierata. Mission Of Love prosegue con una sezione fiati blueseggiante e con piglio rock alla quale fa seguito una power ballad con i controfiocchi quale Nobody Wins In This War e non mi dite che non l’avete cantata a squarciagola a finestrino aperto ed autoradio a palla. Ancora venature bluesy con Over The Water, mentre l’acustica Problem Child ci traghetta verso la potenziale hit Stranded In The Middle Of Nowhere, un hard rock sofisticato ma con un ritornello super catchy da gridare a più non posso. In Cowboy And The Ballerina fa la sua comparsa come autore Mr Desmond Child, mentre Our Love Never Die è una megaballad da accendino al vento come solo a quei tempi sapevano fare. Chiudono la rockeggiante Forever e la intima e delicata Mirror,Mirror.
Purtroppo l’epoca d’oro del genere era al tramonto e così non ci siamo potuti godere appieno un artista e songwriter che avrebbe potuto fare sfracelli di vendite e popolarità, ma che fortunatamente ha proseguito una lunga carriera, continuando a sfornare ottimi dischi fino ai giorni nostri. Vista la facile reperibilità, chi per caso non lo conoscesse, può rimediare facilmente.
© 2023, Samuele Mannini. All rights reserved.
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