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Perfect View – intervista con la Band

Perfect View – intervista con la Band

25 Aprile 2023 0 Commenti Denis Abello

A pochi giorni dall’uscita della nuova fatica dei Perfect View a titolo Bushido (The Way of The Warrior), opera rock dedicata al mondo dei samurai che sarà pubblicato il 28 aprile tramite Lions Pride Music, non ci siamo fatti scappare l’occasione di una succulenta intervista con la Band!

intervista a cura di Samuele Mannini e Denis Abello

PRIMA LA PRESENTAZIONE!

MR.it: Parliamo dei Perfect View! Diteci chi siete e qual’è stato il vostro percorso per arrivare qui oggi!
JOE: La band nacque nel 2008 con l’intento di fare musica originale che rappresentasse le varie influenze che ci avevano indelebilmente marcato nel corso della nostra adolescenza. Quasi da subito riuscimmo a firmare un contratto discografico con l’etichetta tedesca Avenue Of Allies che pubblicò il nostro album d’esordio, “Hold your dreams”, nel 2010. Dopo questo album ci fu il primo cambio di lineup con l’ingresso di Frank, che è ancora oggi accanto a me. Il secondo album, “Red Moon Rising”, uscì nel 2014 sempre per la stessa etichetta ed è stato il primo album ad avere anche una edizione giapponese con la label Rubicon Music. Dopo questo album ci fu un altro cambio di lineup (in questo caso tastierista e cantante) per poi rimetterci al lavoro giungendo così, nel 2018, al terzo capitolo, “Timeless”, che vide anche un cambio di etichetta. Approdammo infatti alla danese Lions Pride Music, etichetta che ci contattò e si dimostrò molto interessata alla nostra musica. Ora eccoci giunti al quarto album, con un cambio di formazione ancora più corposo perché sono entrati a far parte dei Perfect View un nuovo batterista (Davide “Dave” Lugli, che è arrivato nella band appena dopo l’uscita di “Timeless” e quindi ha fatto anche i live di supporto/promozione di quell’album), un nuovo tastierista (Alberto Bettini) e, ultimo “acquisto”, un nuovo cantante (Damiano Libianchi). Con questa rinnovata formazione abbiamo dato vita, come percorso naturale di una crescita che per qualcuno di noi è appunto ben più che decennale, al nostro lavoro più ambizioso ed impegnativo, un concept album anch’esso in qualche modo frutto di influenze che soprattutto per me e Frank, affondano le radici anche in gloriose “rock opera” del passato. Abbiamo trovato nei nuovi arrivati una grande disponibilità musicale ed il sapersi intelligentemente calare nella realtà di una band/situazione che ormai ha un minimo di storia e tradizione, che segue un percorso ben preciso da anni. Il risultato è a mio avviso una ulteriore evoluzione della proposta musicale della band, con nuove sfumature derivanti soprattutto dal percorso di maturazione e dall’intenzione di scrivere un concept album ma anche dagli inevitabili differenti colori musicali delle performances dei nuovi elementi dei Perfect View.

ADESSO PARLIAMO DELL’IMMINENTE USCITA DI BUSHIDO

MR.it: Perché in un periodo storico che vira molto sulla musica usa e getta, vi siete messi in testa di fare un concept album che tradizionalmente è più ostico?
FRANK: Semplicemente perche’ abbiamo una grande necessita’ di stimoli e sfide. Questa e’ stata davvero impegnativa e chi avra’ desiderio di acquistare il disco o seguire la band dal vivo capira’ velocemente di cosa stiamo parlando. Come diceva Joe, abbiamo condiviso un background musicale che affonda radici anche nelle rock opere come The Wall, Quadrophenia, Music From the Elder, Operation Mindcrime, Tommy….insomma, subito dopo l’uscita di “Timeless” proposi a Joe di valutare di farne uno tutto nostro e piano piano “Bushido” ha preso forma. Si tratta di una impresa titanica che a noi ha dato tantissime soddisfazioni nel realizzarla ma che solo voi addetti ai lavori e chi acquistera’ il CD potra’ realmente definire se sia stato fatto un buon lavoro o meno.

MR.it: Perché l’ambientazione giapponese nello specifico? Siete forse stati influenzati dalla jap culture derivata da manga e anime?
FRANK: Da tempo sentivo la necessita’ di ringraziare quella parte di fan Giapponesi che ci supportano dal nostro secondo album “Red Moon Rising”, perche’ non capita tutti i giorni il privilegio di avere fan ed etichetta di un paese da sempre molto attento al nostro genere musicale. Questo album e’ stato scritto per uno di loro in particolare. Quindi mi sono semplicemente ispirato alla sua storia. Con molta discrezione ho unito una storia di vita reale, con una parte romanzata dedicandogli il ruolo di un giovane che diventa un Samurai dopo un lungo e tortuoso viaggio. Mai come in questo caso, oltre alla band abbiamo avuto bisogno di diversi collaboratori esterni fondamentali per la sua riuscita. Ad esempio, mi sono confrontato per i cenni storici, con dei fan Giapponesi cosi’ come per i Kanji che sono stati inseriti nel video di “Compassion”, disegnati a mano da Nobuya Tamaki. Altri mi hanno aiutato negli inserti in lingua Giapponese (Mauro Baratta) a rendere la storia ancor piu’ romanzata (Grazia Fraccon), ma il piu’ grande dei ringraziamenti lo facciamo a Simone Muci, un giovane di grande talento ve lo assicuro, difatto colui che ha creato dal mio immaginario, il personaggio “Koji” rendendolo reale e che trovate sulla copertina del disco.

MR.it: Quale è in sintesi il messaggio del concept di Bushido?
ALBERT: Il messaggio che abbiamo voluto dare con il nostro concept e’ credere sempre in se stessi e nella realizzazione dei propri sogni, nonostante i limiti, anche se fisici. Con la perseveranza e la dedizione gli obiettivi della vita si riescono a raggiungere.

MR.it: Com’è stato l’inserimento del nuovo cantante e avete dovuto fare delle modifiche al materiale eventualmente già pronto? Tra l’altro siamo molto felici della scelta visto che c’è stata una “spinta” anche dall’interno della nostra redazione… 😀
DAVE: L’inserimento di Damiano è avvenuto tramite un casting avvenuto con la collaborazione di Gianni D’Addese (Tastierista di Umberto Tozzi, vocal coach e vecchio amico della band) il quale ci ha messo nelle condizioni tecniche ideali per poter ascoltare e scegliere tra i vari candidati che avevano dato la loro disponibilita’. Non abbiamo dovuto apportare modifiche in quanto il materiale era gia’ pronto e Damiano è riuscito ad inserirsi bene mettendoci del suo e contemporaneamente, seguendo le linee vocali preparate/lavorate da Joe e Frank, direi che il connubio sia avvenuto in modo piuttosto naturale. Abbiamo apprezzato tanto il suo impegno nell’affrontare il viaggio (dopo essere stato indirizzato da voi) e mettersi alla prova.

MR.it: Riuscite a lavorare insieme come band oppure usate la tecnologia per lavorare a distanza?
JOE: Io e Frank facciamo parte della vecchia scuola, quella che vede la sala prove come elemento imprescindibile nell’economia di una band che faccia musica propria. Il nostro modo di lavorare quindi è sempre stato quello di suonare assieme, in presenza, nella nostra sala prove. Credo che sia un metodo insostituibile per avere risultati che suonino “veri”, da band reale e non come un progetto assemblato a tavolino che magari formalmente può pure essere impeccabile ma che poi manca di una certa genuinità e… pathos. “Bushido” è nato in pieno periodo di pandemia, con lockdown e “coprifuoco” a rendere tutto parecchio difficile. Questo ha allungato sicuramente i tempi ma abbiamo continuato a lavorare come siamo sempre stati abituati a fare. Ovviamente abbiamo registrato i demo ognuno nel proprio home studio (cosa che abbiamo fatto anche nei precedenti album peraltro) ed inevitabilmente ci sono state alcune decisioni/riunioni fatte a distanza ma l’album è comunque stato sviluppato in sala prove. L’unica deroga a questo consolidato metodo è stato il lavoro sulle linee vocali. Damiano è di Roma ed è arrivato con noi nel Dicembre del 2021, dopo averci pienamente convinto alle audizioni che stavamo facendo per trovare il nuovo cantante. La musica di tutti i brani era già pronta e con lui abbiamo, per forza di cose, lavorato a distanza, inviandogli i demo di 2/3 brani per volta e lasciandogli sviluppare linee vocali che si sposassero con la sua vocalità e che poi noi andavamo ad arrangiare, sistemare, integrare con idee vocali che avevamo già scritto, etc. Circa una volta al mese Damiano veniva da noi per un weekend nel quale concentravamo il lavoro sulle linee vocali e cori aggiungendo la registrazione di queste parti ai demo già esistenti. Quindi anche in questo caso siamo comunque riusciti in un certo senso a lavorare anche in presenza senza disdegnare di sfruttare la tecnologia e le comodità che può dare.

MR.it: Prevedete concerti in Italia e all’estero durante il periodo estivo?
DAMIANO: Abbiamo in programma sia qualche concerto che alcuni meet & greet per presentare l’album da qui alla fine dell’estate, per il momento soltanto in Italia. A fine Maggio parteciperemo al Festival Rock Camp di Trieste e sarà una bella occasione per tornare da quelle parti dove i Perfect View hanno ottimi ricordi, come quando aprirono il concerto degli Harem Scarem anni fa.
Siamo inoltre in attesa di novità (molto speciali) per l’autunno!

INFINE UN PO’ DI “CULTURA GENERALE” DAL PUNTO DI VISTA DEI PERFECT VIEW

MR.it: Dall’interno, come vedete la scena AOR / Hard Rock italiana? A noi sembra che a dispetto di ottime band si resti sempre un po’ in disparte rispetto all’ondata Scandinava, la vostra opinione?
ALBERT: Purtroppo la scena AOR italiana in questo momento storico non e’ delle migliori. La tendenza musicale in Italia vira sempre di più alla standardizzazione, e questo influisce negativamente sulle band che propongono musica originale fuori dagli schemi, come la nostra, con il nostro concept per esempio. Ormai la scena AOR e’ stata monopolizzata da quella scandinava, e questo a causa di scelte arbitrarie dettate a tavolino per conto terzi. Su questo aspetto ci sono etichette discografiche specializzate in questo genere che invece di promuovere valide band del territorio nazionale ( e ce ne sono diverse ), investono su band estere, nello specifico per la maggior parte svedesi, portando il sound ad essere sempre uguale a tal punto da far fatica a distinguere una band da un’altra.

MR.it: Avete qualche band attuale Italiana che vi sta piacendo particolarmente (oltre a voi stessi 😀 )? E se guardiamo all’estero?
DAMIANO: Personalmente stimo da sempre i Lionville, pur avendo un cantante certamente non italiano, per quanto bravissimo.Inoltre ammiro i One Desire, i Poets Of The Fall e trovo d’ispirazione gli Evergrey di Tom S. Eglund per quanto riguarda la scena Metal. Mi piacciono anche i Threshold.
FRANK: Trovo interessanti gli Arcadia, Lionville, Danger Zone, ma le mie preferenze restano fuori terra italica. Adoro i Ghost, gli H.E.A.T., Eclipse, Rekless Love, Nestor, The Warning e Chez Kane

MR.it: Il vostro sogno segreto come Band / Artisti?
DAVE: Il nostro sogno sarebbe di riuscire a vivere totalmente la nostra passione nel creare musica insieme, farla conoscere anche ai giovani e soprattutto nel nostro paese dove sta mancando un po’ la curiosità di conoscere le nostre realta’…poi un tour in Giappone non ci dispiacerebbe affatto!

SALUTI!

TUTTI: Grazie a tutto lo staff di MelodicRock.it per lo spazio che avete concesso alla band e per portare avanti la scena del Melodic Rock, con grande passione e competenza.

MR.it: Grazie ragazzi per il tempo che ci avete dedicato e speriamo ci siano presto possibilità di incontrarci sotto ad un palco!

 

Se volete saperne di più su Bushido (The Way of The Warrior):

Perfect View: la band italiana annuncia la Rock Opera Bushido

Perfect View: comunicato stampa della band con aggiornamenti sulla release di Bushido.

 

Qui sotto il primo singolo “Compassion” tratto da Bushido (The Way of The Warrior)

 

 

 

 

 

 

 

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