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Martin Miller – Maze Of My Mind – Recensione

07 Aprile 2023 17 Commenti Samuele Mannini

genere: Melodic Rock
anno: 2023
etichetta: Self Released

Tracklist:

1.Something New 08:56
2.Fragments 05:52
3.Left Inside 07:32
4.Web of Lies 06:38
5.Compass 10:26

Formazione:

Martin Miller: Guitars, Vocals, Programming, add. Keyboards
Sebastian Lanser : Drums
Ben Jud : Bass
Marius Leicht : Keyboards

Contatti:

Link per l'acquisto: https://martinmillerstore.com/
Bandcamp: https://martinmiller.bandcamp.com/album/maze-of-my-mind

 

Martin Miller è un chitarrista, cantante ed autore di Lipsia. Diplomato e poi insegnante al college musicale Carl Maria Von Weber di Dresda, è molto seguito su YouTube sia per le attività con la sua band, con la quale suona cover e reinterpreta brani storici collaborando con artisti del calibro di Andy Timmons e Paul Gilbert, sia per la realizzazione di corsi on line e tabs per chitarra, fa inoltre parte del rooster della ibanez insieme a numerosi altri artisti.

Sinceramente non essendo un assiduo seguace del web io mi sono accorto di lui solo per un post di Mark Ashton (si esatto il guru della Now & Then) e siccome, secondo me, lui è uno che ha sempre avuto naso per il talento mi sono fiondato di corsa ad ascoltare il singolo appena rilasciato su YouTube ovvero Something New ed è stata subito gioia e tripudio.

In una appassionata discussione con Denis Abello avevo paventato la speranza che il genere potesse rinnovarsi uscendo dalla sterile ripetitività che oramai lo pervade da almeno due decadi.  Secondo me questo album segue una direzione apprezzabile che qualche gruppo timidamente comincia percorrere con la mescolanza di generi e l’incorporazione di tratti di diversa derivazione fusi in una solida struttura melodica. Alcuni esempi che mi vengono in mente sono: i Cap Outrun, i Taboo, i Clouds of Clarity e perché no anche i Levara che in modi diversi e senza inventare nulla di sconvolgente danno al genere melodic rock una interessante e nuova prospettiva che finalmente esce dallo schema trito e ritrito della band senza cuore costruita a tavolino.

In questo Maze Of My Mind Martin Miller fa esattamente questo, mescola atmosfere Aor e Pop Rock alla Toto (inutile sottolineare quanto l’influenza di Lukather sia evidente anche nel tocco chitarristico), con ritmiche eclettiche e serrate tipiche dei Dream Theater più melodici, andando a toccare corde che in passato sono state solleticate anche da gruppi come i The Quest per esempio, anche se qui la barra del sound accessibile è sempre tenuta ben dritta ed anche in composizioni che arrivano a superare gli 8 minuti, è la canzone che regna sovrana e non il tecnicismo fine a se stesso.

Gustatevi dunque queste cinque canzoni che hanno il solo difetto di essere poche, ma che anche ascoltate a nastro non stancano mai ed anzi mostrano sempre nuovi dettagli ispirati ed ottimamente eseguiti. Sono molto curioso di sapere l’effetto che vi farà.

© 2023, Samuele Mannini. All rights reserved.

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