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Recensione

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The Banishment – Machine And Bone – Recensione

14 Marzo 2023 Comment Alberto Rozza

genere: Hard Rock
anno: 2023
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Reaction
2. Max Pain
3. Right
4. Lost Horizon
5. The Dread
6. Reunion
7. Terra Nullius
8. Got What You Wanted
9. Terror
10. Machine And Bone

Formazione:

Devix Szell - Vocals
George Lynch - Guitars
Joe Haze - Programming, Synth, Engineer, Mixer

Ospiti:

Richard Patrick traccia 2
Jason Charles Miller traccia 5
Tommy Victor tracce 3 e 9

Contatti:

Facebook: https://www.facebook.com/the banishment/

 

Nuova avventura per l’ex Dokken George Lynch, leggenda della chitarra anni ‘80, che, insieme a Devix Szell e Joe Haze, crea un sound particolare e ricco di commistioni, a tratti spiazzante e piacevole.

Partenza riservata a “Reaction”, inusuale, elettronica, tagliente, di grandissimo impatto e ottimo biglietto da visita per la band, che subito mette in chiaro gli intenti del lavoro. “Max Pain” è un pezzone molto tosto, non particolarmente originale, interessante dal punto di vista dell’uso dell’effettistica e dal ritornello orecchiabile. Passiamo alla successiva “Right”, decisamente rétro per alcune atmosfere, sempre utilizzando in modo massiccio una tipologia di suono sporca e rovinata. Cambio di prospettiva con “Lost Horizon”, ottimo mix di industrial metal quasi di mansoniana memoria e qualcosa dal sapore hard rock, soprattutto nell’intro, sempre con l’intento di creare qualcosa di stranamente straniante e disorientante. “The Dread”, a dispetto dell’album, presente una trama e un’esecuzione molto canonica, risultando paradossalmente un brano ben riuscito e godibilissimo. “Reunion” non convince pienamente, asciutta e leggermente scialba, così come la successiva e confusissima “Terra Nullius”, al limite della comprensione nella parte iniziale, che riesce a salvarsi solo nella seconda metà. “Got What You Wanted” è in linea con il prodotto, piacevole e decisa, molto orecchiabile e di cui è possibile vedere un interessante videoclip su YouTube. Arrivati a “Terror”, ci troviamo di fronte a una traccia che convince e si dimostra azzeccatissima, soprattutto nei cambi di dinamica. Title track in chiusura: The Banishment si congeda con il pubblico con l’istrionica “Machine And Bone”, gagliardissima e malinconica, degna chiusura per un lavoro che osa molto ed esplora territori magari inconsueti, piacevole all’ascolto, ma che non lascia molto nel cuore dell’ascoltatore.

© 2023, Alberto Rozza. All rights reserved.

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