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Demon’s Down – I Stand – Recensione

10 Marzo 2023 2 Commenti Denis Abello

genere: Hard Rock
anno: 2023
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

I Stand
Disappear
Down In A Hole
On My Way To You
Where Will Our Tears Fall?
Book Of Love
Stranded In The Middle Of Nowhere
Follow Me
To The Edge Of The World
Search Over The Horizon
Only The Brave

Formazione:

James Robledo - Vocals
Jimi Bell - Guitars
Francesco Savino - Guitars
Chuck Wright - Bass
Ken Mary - Drums

Ospiti:

Alessandro Del Vecchio - Keyboards, Guitars, Backing Vocals

 

Hard Rock massiccio dal tratto melodico per i Demons Down. Uno dei nuovi progetti a firma Frontiers Music che  questa volta mette insieme   la voce di James Robledo (Sinner’s Blood, Solista) con i chitarristi Francesco Savino (False Memories) ed il più noto Jimi Bell (House of Lords, Autograph), oltre al batterista Ken Mary (ex-House of Lords, Alice Cooper, Fifth Angel, etc.) e al bassista Chuck Wright (Quiet Riot, bass, ex-House of Lords, etc.).

Nomi importanti, una gran bella voce a tenere le fila e dei pezzi che viaggiano in coppia sulle montagne russe. La tracklist infatti alterna pezzi buoni e di livello ad altri più anonimi.

Si parte con una prima marcia da passeggio. Così, anche se I Stand richiama gli ultimi House of Lords e Disappear ha un piglio spinto e roccioso, è solo con Down in a Hole che si comincia veramente a viaggiare a ritmi sostenuti. Un bel tappeto di tastiere lancia una chitarra affettata e una voce “Jorn style”. Centro anche per la successiva On My Way To You con un intro che ricorda Mother Love dei Queen.
Si cala un po’ con Where Will Our Tears Fall e Book of Love, lontani dall’essere brutti pezzi ma che ricordano brani già sentiti in questo genere.
Hard Rock bello roccioso per la successiva Stranded in The Middle Of Nowhere e si incasella anche un altro bel brano con Follow Me, impreziosito da tastiere di livello e un’ottima prova vocale di Robledo. Bel brano hard rock melodico è anche la successiva To The Edge Of The World. Search Over The Horizon e Only The Brave chiudono degnamente, ma senza scossoni, un lavoro che piazza alcuni buoni colpi, dimostrando che la band sa il fatto suo e può funzionare, ma che si alterna a brani nettamente più anonimi e che scivolano senza riuscire ad incidere il loro segno nell’orecchio dell’ascoltatore.

Una buona prima uscita a cui manca però il balzo verso la vetta!

© 2023, Denis Abello. All rights reserved.

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