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10 Novembre 2022 5 Commenti Vittorio Mortara
genere: Hard Rock
anno: 2022
etichetta: Frontiers
Tracklist:
1. Right Now
2. Gimme Gimme
3. Lead My Heart
4. Our Fairyland
5. Loaded Love
6. Rock On Top
7. Rise
8. Golden Troops
9. Open Your Heart
10. Love And Affection (Bonus Track)
Formazione:
Sochan Kikon - Voce
Renlamo Lotha - Chitarre
Pona Kikon - Chitarre
Soren Kikon - Basso
Renbomo Yanthan - Tastiere
Yanni Ennie – Batteria
Messi sotto contratto dalla nostrana Frontiers, gli About Us sono un sestetto a doppia chitarra proveniente dalla remota regione indiana del Nagaland, incastonata in territorio cinese (come si evince dai tratti orientali dei ragazzi). Stando alla bio, i membri della band, formatasi nel 2019, hanno portato diverse influenze musicali, dal hard all’AOR al metal al blues, che, francamente, trovo difficile riuscire a cogliere nell’ascolto di questo debutto. Il singolo “Right now” mi è piaciuto tanto da farmi impossessare di questa recensione sperando di trovarmi fra le mani la rivelazione dell’anno. Devo dire, ahimè, che non è andata prorio così… Di bello nel disco c’è il lavoro dei due axemen, veramente bravi e dotati di gusto. Il cantante Sochan Kikon a tratti stupisce con una buona estensione e discrete doti interpretative. Dall’altra insiste spesso e volentieri con acuti urlati a squarciagola che, alla lunga, stufano. Sezione ritmica nella norma e produzione un po’ piatta, non valorizzano di certo un songwriting parecchio acerbo e inconcludente. Tutto da buttare dunque? No, non tutto.
“Right now”, come detto, è una bella canzone: struttura classica, linea vocale azzeccata e chitarre scintillanti danno vita ad un class metal moderno ed orecchiabile. Anche il nuovo estratto “Gimme gimme” si infila nella stessa categoria, un po’ più rock’n’rolloso. La struttura di “Lead my heart” è, invece, inutilmente arzigogolata. Nonostante la ritmica un po’ troppo monotona e pestata, “Our fairyland” non è malaccio. Purtroppo, i toni alti di Sochan cominciano a dare in testa. Chitarre indistorte fanno capolino nella rilassata “Loaded love”, buon brano di classico AOR dove tutti paiono esprimersi al meglio. Forse il pezzo più forte dell’album. La scialba “Rock on top” si fa ricordare soltanto per il buon lavoro dei chitarristi. La voce di Kikon si fa irritante sulla inconcludente “Rise” e sorprende con uno screaming simil black sulla nu-metal (?!?!) “Golden troops”. Un dolce giro di piano concede ai nostri provati padiglioni auricolari di rilassarsi con la ballata “Open your heart”, un po’ piattina ma alla fine gradevole. C’è ancora spazio per la bonus track “Love and affection” che non è la cover dei Leppard ma una classica canzone di hard/AOR in pieno Frontiers style.
Questi ragazzi indiani, secondo me, hanno un grosso difetto: non hanno ancora assunto una identità musicale precisa. Per carità, ci sta: sono all’esordio e sono giovani. Però questo disco risulta un po’ troppo confuso. Ed il cantante ci mette il carico da 11 con la sua voglia di strafare. Tuttavia, ci sono ottimi margini di miglioramento per le ragioni che vi ho illustrato a inizio recensione. Aspettiamoli al secondo album per un giudizio più veritiero.
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