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Recensione

82/100

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Grand – Grand – Recensione

18 Ottobre 2022 1 Commento Paolo Paganini

genere: Aor
anno: 2022
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Caroline
2. Stone Cold
3. Make It Grand
4. The Price We Pay
5. Johnny On The Spot
6. Those Were The Days
7. Once In A Blue Moon
8. Too Late
9. After We’ve Said Goodbye
10. Ready When You Are
11. Anyting For You

Formazione:

Mattias Olofsson – Voce e Cori
Jakob Svensson – Chitarra, Bass, Tastiere e Cori
Anton Martinez Matz – Batteria e Basso

Contatti:

https://facebook.com/grandthebandsweden

 

Ennesimo progetto proveniente dalla prolifica terra scandinava ormai vera e propria fucina di band AOR e Melodic rock di questi ultimi anni. Sulla scia di Creye, Work Of Art, One Desire e chi più ne ha più ne metta, nasce nel 2020 per volontà del cantante Mattias Olofsson il progetto Gand al quale si uniscono il chitarrista e produttore Jakob Svensson (Wigelius) ed il batterista Anton Martinez Matz. Il trio, seguendo le proprie influenze musicali (Foreigner, Giant e Starship) inizia a scrivere le canzoni che andranno a comporre l’album di debutto che diventa realtà oggi grazie alla firma per Frontiers Records. Come intuibile le undici tracce che compongono il disco si avvicinano molto a quanto proposto negli ultimi anni dalle band sopra citate (Creye e One Desire su tutte). Il singolo apripista Caroline un brano molto accattivante che entra subito in testa e che risulterà essere il vertice dell’album. Su queste coordinate con risultati un po’ altalenanti di muove l’intero lavoro. Stone Cold dall’incedere trainante si fa apprezzare grazie ad un pomposo uso delle tastiere mentre le successive Make It Grand e Johnny On The Spot virano su territori più Hard Rock ispirandosi ai Giant di Time Tu Burn. The Price We Pay e Those Wherw The Days possono contare su una melodia semplice ma efficace che riporta la band su territori di puro AOR anni ’80. Un po’ scontata risulta Once In A Blue Moon ma con la seguente Too Late si torna sulla giusta rotta. After We’ve Said Gooodbye non lascia il segno mentre con Ready When You Are si riprende a rockare duro prima dell’arrivo dell’immancabile ballata Anyting For You.

IN CONCLUSIONE:

A mio avviso i limiti di quest’opera prima risultano essere due; la voce di Mattias Olofsson a volte poco efficace ed incisiva ed una produzione non proprio brillante. La band nel suo complesso ha comunque partorito un ottimo debutto che se siete fan dei Creye non potrete non apprezzare.

© 2022, Paolo Paganini. All rights reserved.

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