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Kings of Mercia – Kings of Mercia – Recensione

27 Settembre 2022 6 Commenti Yuri Picasso

genere: Hard Rock
anno: 2022
etichetta: Metal Blade

Tracklist:

1 Wrecking Ball
2 Humankind
3 Sweet Revenge
4 Set the World on Fire
5 Too Far Gone
6 Liberate Me
7 Nowhere Man
8 Everyday Angels
9 Is It Right?
10 Your Life

Formazione:

Jim Matheos: Guitar
Steve Overland: Vocals
Simon Phillips: Drums
Joey Vera: Bass

 

In tante occasioni ci siamo ritrovati a parlare di super gruppo. In molte di queste circostanze le aspettative venivano placate, ammorbidite dal risultato effettivo dell’opera.

Il blasone del passato vive nel presente di noi nostalgici. Ma dal momento che siamo nostalgici, avendo ascoltato dischi che nemmeno noi ricordiamo di possedere nella nostra bacheca, rimaniamo consapevoli e razionali dinanzi a un lavoro sufficiente o mediocre. Non basta un ottimo soggetto per fare una bella foto, non è sufficiente un’ottima macchina fotografica per creare uno scatto memorabile, ma a 60 anni suonati ci sono musicisti che ancora hanno molto da dire e posseggono materiale e soprattutto ‘attributi’ di che stupirsi.

Il fenomeno della batteria Simon Philips (Toto, MSG, Big Country), l’estro chitarristico di Jim Matheos (Fates Warning), il basso pulsante di Joey Vera (compagno di band di Matheos dal 1996, Mercyful Fate ed Armored Saint) e la voce unica di Steve Overland (FM e altri mille e più progetti). Esce per Metal Blade questo progetto a nome Kings of Mercia; ottimo lavoro di Hard Rock dove ogni membro dà il proprio meglio, senza risultare banale e prevedibile, senza il bisogno di autocitarsi all’interno delle canzoni. Difficile scegliere gli highlights, visto il livello alto delle composizioni, che risultano compatte melodiche e immediate. “Humankind” dal riff heavy si apre in un coro assolutamente riuscito. “Sweet Revenge” suona oscura, cupa e intrigante. “Set The World On Fire” è AOR, vestito di metallo. I lenti “Top Far Gone” ed “Everyday Angels” dispensano brividi e carezze. “Liberate Man” esplode in un ritornello grintoso. “Your Life” si avvicina ai primi Fates Warning, una delle interpretazioni più heavy che il nostro Steve si sia mai ritrovato a intonare. La produzione è impeccabile.

Ingiusto lasciare alcuni brani in scaletta privi di commento, ma devo essere sincero: alle mie orecchie è così che dovrebbe suonare ogni supergruppo. O così… o si potrebbe anche evitare di pubblicare nuova musica

© 2022, Yuri Picasso. All rights reserved.

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