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Vypera – Eat Your Heart Out – Recensione

10 Giugno 2022 7 Commenti Yuri Picasso

genere: Hard Rock
anno: 2022
etichetta: Frontiers

Tracklist:

01. Slow Me Down
02. Standing On The Edge
03. Spellbound
04. Sierra
05. Rock N' Roll
06. Fantasy
07. Straight For The Kill
08. Danger
09. Fool For The Night
10. Cold As Ice
11. Wingborne

Formazione:

Andreas Wallström (Vocals); Christoffer Thelin (Guitars); Andreas Andersson (Bass); Johan Pettersson (Drums)

Contatti:

https://www.facebook.com/Vyperaofficial

 

Brava Frontiers ! Quando ci vuole, ci vuole. Dalla label italiana arriva una proposta solida e coerente nelle intenzioni, nel risultato finale.

I Vypera sono svedesi e descrivono il proprio sound, correttamente, come un mix tra W.A.S.P., Triumph, Rainbow. Una band scandinava che suona come Una americana, mantenendo una produzione cristallina ed ottantiana che aggiunge valore e rende il disco coeso.
A voler essere fiscale, durante l’ascolto di ‘Eat Your Heart Out’ ho percepito maggiori influenze di band quali Vinnie Vincent Invasion, Icon (seconda metà anni ‘80) e certi Dokken, ma non solo, a volte si vanno a toccare anche territori più vicini al metal con sonorità richiamanti i Fifth Angel o i Parish, tanto per fare due esempi.
Una proposta diretta che non rende difficoltoso il salto temporale di 30/35 anni; si parte con “Slow Me Down”, up tempo memore del meraviglioso disco autotitolato dei Le Mans. “Standing on The Edge” possiede un micidiale refrain impreziosito da una lavoro dietro le pelli di ottima fattura. Con “Spellbound” possiamo apprezzare le doti chitarristiche del solista Christoffer Thelin, memori della lezione di George Lynch, tra i mattatori ai fini della buona riuscita del disco . In effetti i Dokken dei tempi d’oro devono essere stati un importante tassello nella formazione musicale di questo riuscito puzzle artistico. Basti sentire il riff d’apertura e lo sviluppo di “Sierra” per tornare ai fasti di ‘Tooth and Nail’. Dopo l’Heavy di “Rock and Roll”, la ballad elettroacustica “Fantasy” non risulta essenziale conseguendo la palma di brano più debole del lotto; Si riprende il sentiero melodico infarcito Glam con il mid tempo “Straight For The Kill” (primi Motley Crue). Sognanti ed estrose le intro di “Danger” e “Cold As Ice”: entrambe tramite abili cambi di dinamica si trasformano in rocciosi e fortunati esempi di Hard Rock periodo d’oro della Sunset Strip.

Songwriting ispirato accompagnato da virtù soliste di prima fascia risultano immediate ed evidenti, in grado di oltrepassare con successo la barriera del retrò e del già sentito. I Vypera coniugano sapientemente estro e dedizione e il risultato finale piacerà a quasi tutti i lettori del nostro portale.

© 2022, Yuri Picasso. All rights reserved.

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