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09 Giugno 2022 Comment Alberto Rozza
genere: Hard Rock
anno: 2022
etichetta: Rockshots Records
Tracklist:
1. Real Rock Disaster
2. Saint
3. Cheats N' Liars
4. Shut Them Down
5. Pergament
6. Son Of A Gun
7. Thorn
8. Nice Hair, Bad Habits
9. Rebel Radio
10. None Of A Kind
11. Moonlight Mornings
Formazione:
Armand Fox - Bass Guitar, Backing Vocals
Fourleaf Graves - Drums, Backing Vocals
Freddy Martin - Lead Guitar
Reinis "Piggy" Jākobsons - Lead Vocals
Ričards "Ritchskies" Samuļs - Rhythm Guitar, Backing Vocals
Contatti:
Facebook: https://www.facebook.com/quickstrikeband
Uscita assolutamente insolita per il mondo hard rock: arrivano su Rockshots Records i Quickstrike dalla Lettonia, con un hard rock tendente al glam/slaze, pronti a stupire con il loro album di debutto.
La prima traccia, ovvero “Real Rock Disaster”, risulta essere abbastanza significativa e definisce in modo chiaro gli intenti della band, oltre a delineare in modo chiaro le peculiarità stilistiche. “Saint” presenta tutti i crismi per essere considerato un buon brano hard rock, ovvero un certo piglio e un certo tiro, peccando un po’ sull’originalità. La successiva “Cheats N’ Liars” non si discosta dal filone musicale della band, risultando quadrata e senza troppe pretese e mettendo in risalto le caratteristiche vocali di Freddy Martin. “Shut Them Down” classicheggia e convince, con un’ottima potenza e grinta, che si riversano anche nella successiva “Pergament”, che presenta però toni decisamente più cupi e oscuri. Giro di boa: “Son Of A Gun” richiama tantissimo tutta una serie di band e momenti della storia dell’hard rock, presentandosi come un brano discreto e poco fresco. “Thorn” ritorna su sentieri già battuti, sempre al limite del già sentito e con armonie poco convincenti. Sensazioni punkeggianti e riff taglienti per “Nice Hair, Bad Habits”, veramente travolgente e sincero, che tiene alta la bandiera dei Quickstrike, come la successiva e velocissima “Rebel Radio”, dalle medesime caratteristiche. La title track “None Of A Kind”, misteriosa, oscura e di buon livello, mette la parola fine a un album di discreta ispirazione e complessivamente di buona fattura, che però presenta ancora qualche incertezza, soprattutto a livello di originalità. A voi il giudizio.
© 2022, Alberto Rozza. All rights reserved.
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