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Recensione

76/100

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Squared – Strange Affairs – Recensione

24 Maggio 2022 2 Commenti Giulio Burato

genere: Aor
anno: 2022
etichetta: self released

Tracklist:

1.One Thousand Years
2.Stranger At Heart
3.Personal Matter
4.Darkest Fantasies (feat. Jack L. Stroem & Arthur Vere)
5.Love Can Be Lonely
6.Say That You Love Me
7.Love Affair
8.Clutching At Straws (feat. Jack L. Stroem & Arthur Vere)
9.Anthem of a Broken Heart
10. Night Drive Cali (Bonus Track)
11. This Feeling (Bonus Track)

Formazione:

Jack L. Stroem: voce
Arthur Vere: chitarra
Robin Risander: batteria
Kammo Olayvar: basso

Contatti:

link per l'acquisto su Bandcamp

 

Prendendo ispirazione dalla scena AOR anni Ottanta, gli Squared sono una nuova band fondata circa tre anni fa dal cantante svedese Jack L. Stroem e dal chitarrista di origini francesi Arthur Vere.
Pronti alcuni brani nel 2019, il meccanismo produttivo si è parzialmente bloccato a causa della pandemia. Durante questo periodo sono stati assunti alcuni musicisti di sessione e amici da tempo di Stroem, Robin Risander alla batteria e Kammo Olayvar al basso; da qui, riparte e poi termina la stesura dei brani che completano l’album di esordio “Strange affairs”.
In uscita il 13 maggio e rilasciato in maniera indipendente dalla band, l’album, composto da otto brani, due bonus tracks ed un breve intro strumentale, ha un sound autentico e reale, perché è stato registrato con strumenti vintage insieme ad una batteria dal vivo e completamente senza alcun autotune o altra diavoleria sulla voce.

Ad oggi, sono tre i singoli rilasciati. La bella “Clutching at straws”, sorretta da un lavoro di basso e tastiere, la convincente “Darkest fantasies” con quel giro di “keys” che rimane subito impresso e la terza canzone “Stranger at heart” più vibrante e con qualche cenno progressive nel suo incedere; quest’ultima caratteristica si può riscontrare anche in “Personal matter”.
La voce di Stroem diventa particolarmente interessante nei lenti. La delicata “Love affair”, leggera come il cotone, la semi-ballad “Love can be lonely” che in alcuni passaggi sembra devota ai Nelson d’annata e la conclusiva e un po’ spaziale “Anthem of a broken heart”. A completare il quadro, la ritmica “Say that you love me” impreziosita da un ritornello ricco di pulsanti d’avorio. Come bonus track sono presenti due canzoni : la strumentale e quasi pomp “Night Drive Cali” e la gradevole ed energica “This Feeling”.

Conclusioni:
Riassumo gli Squared con un aggettivo: interessanti. Vediamo se con una produzione di taglio più ‘professionale’ la proposta potrà crescere ulteriormente e prendere corpo in maniera più strutturata. Li attendiamo al varco.

© 2022, Giulio Burato. All rights reserved.

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