Recensione

Scorpions – Rock Believer – Recensione

02 Aprile 2022 4 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock
anno: 2022
etichetta: Vertigo Records

Welcome Back!
I leggendari Scorpions tornano a sette anni di distanza dall’ultimo studio album “Return To Forever” con il diciannovesimo lavoro “Rock Believer”, un vero e proprio gioiello di puro hard rock registrato in pieno periodo di pandemia e con il nuovo innesto alle pelli di Mikkey Dee, a sostituire lo storico James Kottak. La band, che non ha bisogno di presentazioni ma che per i neofiti del rock presento comunque è composta da Klaus Meine alla voce, Rudolf Schenker e Matthias Jabs alle chitarre, Pawel Maciwoda al basso e come detto poc’anzi Mikkey Dee alla batteria. Gli old rocker di Hannover inoltre festeggiano i 50 anni di carriera, costellata di successi planetari, vendite a tanti “zeri” e concerti in tutto il mondo con sold out a ripetizione…
Rock Believer si distingue tra versione classica con un cd (11 canzoni) e Deluxe con un secondo Cd che aggiunge 5 tracce bonus, personalmente consiglio quest’ultima per gustare al massimo il lavoro.

Premiamo Play e saremo subito travolti dalla potenza di Gas In The Tank, pezzo Scorpions in tutte le sue sfumature che ci riporta direttamente agli eightes, ritornello a presa rapida e assolo da manuale, non si poteva iniziare meglio! Si prosegue con due tracce che confermano la potenza degli Scorpions, infatti Roots In My Boots è una pioggia di riff e chitarre hard rock e su Knock ‘em Dead Mikkey Dee si scatena come non mai, senza far rimpiangere Kottak. La title track Rock Believer è una semi ballad, marchio di fabbrica degli Scorpions con Jabs sugli scudi con un assolo bellissimo. Shining Of Your Soul vira su un sound più tranquillo, un mid tempo se vogliamo un po’ reggae con il basso in primo piano. Seventh Sun sprigiona hard rock da tutti i pori, batteria indemoniata, chitarre a mille e Meine sempre pronto a dare la giusta energia vocale. Hot And Cold pesta ancora sull’acceleratore e non spaventa Klaus Meine che si trova sempre pronto e When I Lay My Bones to Rest continua nel suo hard rock potente e incessante.Peacemaker è il primo singolo dell’album (dedicato alla pace in Ucraina) con la solita carica rock. Ed ora tocca alle due ballad: Call Of The Wild, dolce , trascinante con un grande assolo e la stupenda When You Know (Where You Come From)con il marchio Scorpions tatuato nelle note, che chiude un album straordinario.

CONCLUSIONE:
Un album “Scorpions” fino al midollo con un ritorno al loro sound delle origini e canzoni di alto livello. Bentornati!!!

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