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16 Aprile 2022 4 Commenti Paolo Paganini
genere: Melodic Rock
anno: 2022
etichetta: Frontiers
Tracklist:
Monkey On Our Backs ft. Jerome Mazza
The Deed Is Done ft. Robin McAuley
Remember The Ghosts ft. Robbie LaBlanc
Written In The Scars ft. Christian Ingebrigtsen
If Today Was Your Last Day Alive ft. Jerome Mazza
Move It ft. Robin McAuley
Youman Unkind ft. Robbie LaBlanc
I Have A Dream ft. Jerome Mazza
Voodoo Queen ft. Robbie LaBlanc
Drag Me Through The Mud ft. Daniel Byrne
California Ways ft. Clif Magness
Formazione:
Chitarra, Basso e Tastiere:
Tommy Denander
Drums:
Neil Anami
Olle Romö
Voce:
Daniel Byrne
Christian Ingebrigtsen
Robbie LaBlanc
Clif Magness
Jerome Mazza
Robin McAuley
Contatti:
Molti di voi si ricorderanno certamente del polistrumentista scandinavo Tommy Denander che negli anni 2000 e anche prima si distinse per essere un prolifico musicista/compositore/collaboratore per una miriade di progetti dell’epoca (ACT, Impera, Prisoner, Rainmaker, Lion’s Share, Talk Of The Town, per citarne solo alcuni). Oggi torna alla ribalta con i Radioacive che avevamo lascito la bellezza di sette anni fa all’epoca dell’album F4UR. Accompagnato da una schiera di singer di primissimo livello esce oggi X.X.X., titolo evocativo dei trent’anni trascorsi dal loro esordio. Il disco si pone su livelli di primissimo ordine e segna un cambio di stile rispetto al passato in cui le canzoni erano sicuramente molto più orientate verso l’AOR mentre per l’occasione sono stati introdotti elementi più marcatamente rock e blues. Il risultato è davvero notevole. L’eterogeneità delle composizioni conferisce al disco una capacità di rinnovarsi ad ogni ascolto. Il rovescio della medaglia è però rappresentato dal fatto che in molti brani potete sentire riferimenti nemmeno troppo velati a sound di band che di quelle determinate sonorità hanno fatto il loro marchio di fabbrica. Ma andiamo con ordine e vediamo track by track cosa ha combinato il buon Tommy. Si parte con la carichissima Monkey On Our Backs in cui il reef di chitarra non può non ricordare gli AC/DC mescolati con la melodia tipica dei Foreigner nel ritornello. Ancora la band di Angus Young sugli scudi per The Deed Is Done su cui svetta la notevole prestazione vocale di Robin McAuley. Remember The Ghosts cantata da Robbie LaBlanc si candida come uno dei brani più riusciti; anche qui influenze nitide di ZZ Top, Foreigner e Night Ranger. La seguente Written In The Scars è uno splendida ballad che ci fa tornare indietro nel tempo agli anni 80, magistralmente interpretata dal pop singer norvegese Christian Ingebrigtsen. Sia su If Today Was Your Last Day Alive che sulla successiva Mouve It sembra di sentire i Def Leppard dei tempi migliori (Mutt Lange ne sai qualcosa???). Youman Unkind scorre via velocemente senza lasciare particolarmente il segno mentre la successiva I Have A Dream col suo incedere trascinante coinvolge molto di più l’ascoltatore. Rock sporco e sudato per Voodoo Queen (non lontano dai Shadow King di Luo Gramm e Vivian Campbell) mentre la polverosa Drag Me Through The Mud ci accompagna verso la conclusione dell’album. Il congedo finale è affidato a California Ways, omaggio ai Van Halen degli esordi.
IN CONCLUSIONE:
Se non siete troppo schizzinosi e non vi formalizzate per tutte queste “influenze” sicuramente apprezzerete le indubbie capacità compositive e tecniche contenute su questi ¾ d’ora di ottimo rock melodico eseguito da un manipolo di eccellenti musicisti.
© 2022, Paolo Paganini. All rights reserved.
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