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08 Aprile 2022 Comment Giulio Burato
genere: Melodic Rock
anno: 2022
etichetta: Frontiers
Tracklist:
1. Don't Let It End
2. I Don't Wanna Feel The Night Is Over
3. Show Me The Way
4. Don't Look Away
5. Irreplaceable
6. One More Time
7. Closer To The Edge
8. Angel With A Rose
9. Mystery
10. The Hurting One
11. Got To Believe
Formazione:
Harry Hess - Vocals
Daniel Flores - Drums
Ricordo il recente 01.04.2022 come giorno in cui ho iniziato a mettere giù qualche riga della presente recensione. Alla fine della giornata mi sono accorto che in tale data cadeva anche il cosiddetto “pesce d’aprile”; non vorrei mai fare sembrare la recensione come uno scherzo, ma sicuramente in un qualcosa che mi ha parzialmente spiazzato.
Qualche giorno e diversi ascolti dopo, ho preso le canzoni di tutti i quattro album dei First Signal e le ho messe idealmente all’interno di una ipotetica urna. Ho mescolato e poi ho estratto casualmente cinque canzoni. La sensazione che ho avuto post-estrazione mi ha appunto spiazzato: ho avuto difficoltà a collocare le cinque canzoni nel rispettivo album di uscita. A parte la mia idea paradossale, sono qui semplicemente a dire che, probabilmente, l’effetto sorpresa del side-project First Signal si è appiattito come anche l’ispirazione a livello di songwriting. Non posso però affermare che all’interno dell’album ci siano brutte canzoni, anzi, la loro efficace struttura AOR, dalla cospicua presenza di tastiere e di ritornelli di facile presa, è ben evidente, ma sa tutto un po’ di già sentito e di quasi prevedibile. Però una cosa lodevole bisogna dirla: ma quanto bello è sentire la voce di Harry Hess? È un autentico “top player” dietro al microfono, qui, ovviamente, coadiuvato, in tutto e per tutto, dal poliedrico Daniel Flores.
Entrando in “Close to the edge”, dalla cover luminosa come il precedente “Line on fire”, in uscita il 08.04.2022 tramite Frontiers, vado a segnalare le canzoni che mi hanno maggiormente preso. “Don’t look away” dalla massiccia presenza di tastiere, la Survivoriana “I don’t wanna feel the night is over”, la sognante “The hurting one” e le due ballads “One more time” e “Got to believe” in cui Harry Hess calibra alla perfezione ogni singolo vocalizzo.
Conclusioni:
Non so a quale “bordo sia vicino” il progetto First Signal ma questa loro quarta uscita discografica, a mio parere, è la meno centrata. Al prossimo “pesce d’aprile”, scusate, volevo semplicemente scrivere, ci aggiorniamo ad una eventuale, futura uscita discografica.
© 2022, Giulio Burato. All rights reserved.
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