Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
24 Febbraio 2022 4 Commenti Vittorio Mortara
genere: Rock’n’roll
anno: 2022
etichetta: Dead Beat Records
Tracklist:
01. Winners Never Compromise
02. The Devil Side
03. Me Myself & I
04. Big Time Outlaw
05. Lock Up Your Daughters (Slade cover)
06. No Saturday Nites
07. Money And Shame
08. Drama Queen
09. Surrender (Cheap Trick cover)
10. (Why Should I) Share My Wine
Formazione:
Lena McFrison: Voce e chitarra
Max Colliva: Chitarra e cori
Tommy Manni: Basso e cori
Richie Raggini: Batteria
Contatti:
The Loyal Cheaters sono un quartetto italo germanico capitanato dalla ossigenatissima singer Lena McFrison dedito ad uno sguaiato rock’n’roll che deve molto alla tradizione classica di bands come Girlschool, Runaways e Cheap Trick. La proposta è grezza, scarna ed energica, tanto che, a tratti, sconfina in sonorità punkeggianti. La McFrison ha una voce aggressiva e perfettamente adatta all’interpretazione del genere. Il trio di italici musicisti che l’accompagna violenta su ogni pezzo i rispettivi strumenti come se non ci fosse un domani. Ne deriva un sound tanto vintage quanto efficace, grazie anche ad una produzione centrata.
Pronti, via e “Winners never compromise” spara lì un riffone degno dei Bad Religion sul quale Lena innesta un cantato d’altri tempi generando un improponibile ibrido tra il punk e lo street. Più moderna “The devil side”, che strizza vagamente l’occhio a Halestorm e The Pretty Reckless. “Me, myself and I” rialza il ritmo ed il livello energetico. Le chitarre la fanno da padrone ed il chorus ci viene letteralmente urlato in faccia. Il rombo di un motore (probabilmente dell’Alfa 75 che compare nel video di “Surrender”) introduce “Big time outlaw”, song più articolata delle precedenti, in cui la cantante esplora toni sornioni e lascivi prima di sfoderare l’ennesimo ritornello maleducato. Poi è il turno di “Lock up your daughters”, sentito tributo ai maestri Slade ed assolutamente fedele all’originale. “No Saturday nites”, scelta come singolo, naviga in territori Cheap Trick, dove i nostri si destreggiano assolutamente bene. “Money and shame”, così profondamente Ramones, è la mia canzone preferita! Lena la canta alla perfezione e se chiudi gli occhi ti sembra di essere tornato alla fine degli anni 70! “Drama queen” prosegue sul filone vintage rock, avvicinandosi pericolosamente alle Runaways. Dopodichè anche Rick Nielsen & Co. vengono omaggiati dalla cover di “Surrender” in cui la McFrison riesce nella non facile operazione di ricalcare le tonalità del mitico Robin Zander. Bravissima! Si chiude con “(Why should I) share my wine”, rozza e martellante, che chiude il disco esattamente nello stesso modo nel quale si era aperto.
Bisogna dire che questo debutto ha delle ottime credenziali. I ragazzi hanno le idee chiare: riproporre le sonorità delle bands che li hanno influenzati, fregandosene di che cosa vada di moda oggi e divertendosi nel farlo. Va dato atto alla Dead Beat di averli assecondati in questo loro intento anche con una produzione intelligente e versatile. Leggete melodicrock.it ma, di nascosto e nel buio delle vostre camerette, ascoltate vecchi vinili delle Girlschool e delle Runaways, ma anche Donnas ed Hellacopter? Allora correte ad accaparrarvi questo disco! Non ne rimarrete sicuramente delusi!
© 2022, Vittorio Mortara. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli