Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
24 Febbraio 2022 Comment Giulio Burato
genere: Hard Rock
anno: 2022
etichetta: Sneakout Records / Burning Minds Music Group
Tracklist:
01.The End
02. 5 6 7 Hate!
03. Mr. Leg Day
04. Weird Uncle
05. Prince Of Darkness
06. Millennial Zombie
07. On A Stage Together
08. The Cage
09. Flat Brain Society
10. Ravencock
11. Here Lies Her Ghost
Formazione:
Alessandro Rubino: Voce
Alberto Molinari: Chitarra
Jam Bognanni: Chitarra
Ash Saboori: Basso
Zak Zucchini: Batteria
Contatti:
https://www.facebook.com/simpleliesofficial
https://www.instagram.com/simpleliesofficial
https://www.burningmindsgroup.com/sneakout
Premetto. Non sono “semplici bugie”, ma è realtà: questa è la mia prima recensione relativa alla etichetta “Sneakout Records e Burning Minds Music Group.
Ho giocato dunque su una semplice traduzione, per aprire le danze di “Millenail Zombies” dei nostri connazionali Simple Lies, al loro terzo album dopo “No Time To Waste” e “Let It Kill”.
Siamo di fronte ad una proposta con sonorità moderne, ma dal dal taglio americaneggiante di fine 80 inizio 90, con riff taglienti che ricordano band come: Kix, Hardcore Superstar, Skid Row, Kik Tracee e via dicendo.
Se “chi ben comincia, è a metà dell’opera”, il titolo della iniziale “The end” va in fuorigioco senza passare dalla sala VAR. Metafore e scherzi a parte, la canzone scorre nel suo mood moderno con un ritornello che non fa gol con la melodia, ma che si fa apprezzare per l’importante lavoro alla sezione ritmica. Il singolo “5 6 7 hate!” risulta più diretto, potente e armonico nel suo incedere, con le chitarre che lavorano sapientemente, mentre il successivo “Flat brain society” è un concentrato di energia ed adrenalina tipica degli hit single degli anni d’oro di questo genere. Su questi binari intrisi di un hard rock diretto e di ritornelli che prediligono l’energia alla melodia zuccherina, ecco la potente “Ravencock”, le pulsanti note di basso in stile Skid Row di “Mr leg day”, il simpatico intro (Justin Bieber) della roboante “Prince of darkness”. Fuori dal trend generale di “Millenial Zombies”, l’acustica “On a stage together” e la conclusiva “Here lies her ghost” con cambi di ritmo e variazioni dei volumi vocali, sono più compassate e melodiche.
Conclusioni:
I nostri Simple Lies pestano sull’acceleratore della potenza e le chitarre sfrecciano per tutta la durata di “Millenial Zombies”, nella migliore tradizione dello street sleaze made in usa, anche la voce segue questo filone, inserendosi perfettamente nei canoni del genere. Per i romanticoni, passare ad una diversa frequenza discografica, qui il rock duro e tirato la fa da padrone.
© 2022, Giulio Burato. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli