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Recensione

70/100

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Lana Lane – Neptune Blue – Recensione

03 Febbraio 2022 Comment Alberto Rozza

genere: MelodicRock
anno: 2022
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Remember Me
2. Under The Big Sky
3. Really Actually
4. Come Lift Me Up
5. Bring It On Home
6. Don’t Disturb The Occupants
7. Lady Mondegreen (She’s So Misunderstood)
8. Miss California
9. Someone Like You (Psych Version)
10. Far From Home
11. Neptune Blue

Formazione:

Lana Lane - Lead vocals
Erik Norlander - Keyboards, vocals

Ospiti:

Jeff Kollman - Guitar
Mark McCrite - Guitar, bass, vocals
Don Schiff - NS Stick
Greg Ellis - Drums and percussion
John Payne – Vocals

Contatti:

https://lanalane.com/
Facebook: https://www.facebook.com/lana.lane.official.artist.page

 

A dieci anni dall’ultima uscita, torna a far parlare di sé Lana Lane, grande voce femminile made in U.S.A., con un nuovo album solista dalle sfumature melodiche.

Apriamo le danze con “Remember Me” (della quale è stato prodotto anche un videoclip), dalle sonorità molto anni ’80, incredibilmente impressiva, soprattutto nel ritornello orecchiabile e facilmente cantabile. “Under The Big Sky” presenta sempre un’atmosfera molto ovattata e protetta, corroborata dal calore vocale di Lana Lane. Archi e una trama musicale dinamica accompagnano “Really Actually”, dalla strofa dolcissima, abilmente controbilanciata da un refrain cruento e movimentato. Arriviamo al lento “Come Lift Me Up”, suadente e particolarmente sentito, stilisticamente parlando un classico del genere. “Bring It On Home” si dimostra più arrembante, sia dal punto di vista del riff che dal piglio vocale, con un interessante cambio dinamico nella parte finale, mentre “Don’t Disturb The Occupants” risulta un po’ vuota e piatta. La verve blues non si perde, come nella decisa “Lady Mondegreen”, che nuovamente mette in mostra una buonissima forma da parte dei musicisti impiegati nella registrazione dell’album. “Miss California” è un brano puramente female rock, che riporta alla mente tutta la tradizione del genere e rievoca un filone rock molto fortunato e piacevolissimo. Con “Someone Like You” raggiungiamo vette di intensità e convinzione molto alte, forse il brano più riuscito e corposo dell’album, che si fonde nella frenetica ed elettronica “Far From Home”, turbolenta e profonda. Un pianoforte accompagna e introduce la conclusiva title track “Neptune Blue”, una specie di manifesto che racchiude nella conclusione l’intento e lo stile di Lana Lane, che ci consegna un lavoro ottimamente suonato e arrangiato, anche se a tratti leggermente canonico e privo del giusto piglio e del sufficiente azzardo.

© 2022, Alberto Rozza. All rights reserved.

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